Home Approfondimenti Stefano Lentini – La Porta Rossa (Stagione 2) [Recensione]

Stefano Lentini – La Porta Rossa (Stagione 2) [Recensione]

by Tamara Santoro
stefano lentini la porta rossa

Stefano Lentini: un nome che potrà essere sconosciuto a molti di voi, che senza saperlo in realtà lo hanno già ascoltato. Ha infatti composto le celebri colonne sonore di film e Serie Tv del calibro di “La Porta Rossa”, “Taranta on the Road” e “Braccialetti Rossi”

Conosciamolo un po’ meglio prima di passare alla recensione dell’ultimo lavoro.

 

Stefano Lentini, classe 1974, è un compositore romano tra i più conosciuti in tutto il mondo. Negli Stati Uniti è uno dei due compositori Italiani, insieme ad Ennio Morricone, ad essere rappresentato dall’agenzia hollywoodiana The Gorfaine/Schwartz Agency.

Il suo primo strumento è stato una chitarra costruita con il legno delle ante di un vecchio armadio dal nonno falegname. Ha iniziato a comporre musica fin da ragazzino, cercando di simulare la registrazione multi-traccia con il mangiacassette di casa e una cuffia al posto del microfono. Autodidatta e poli-strumentista, ha studiato liuto rinascimentale e musica antica al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, esperienza interrotta per incompatibilità di intenti. Laureato con il massimo dei voti in Antropologia Culturale, ha studiato Etnomusicologia a Londra. Lentini si è distinto per il suo approccio non convenzionale della musica classica e sinfonica, regalando alle sue composizioni un’anima solenne, emozionale ma con toni avanguardisti che utilizzano fusioni di elettronica e pop.

stefano lentini la porta rossa

Uscito lo scorso 7 maggio, La Porta Rossa – Seconda Stagione, è un cofanetto contenente 1 CD, 3 DVD, CD Colonna Sonora Originale composto da 18 tracce che lasciano senza fiato. La serie ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi con Gabriella Pession e Lino Guanciale, coprodotta da RAI FICTION e VELAFILM, infatti è riuscita a travolgere milioni di spettatori anche per merito di musiche azzeccatissime in ogni singolo fotogramma.

Delle 18 tracce raccolte nel CD, eseguite alla perfezione dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, troviamo anche 5 estratti de “La Traviata” di Giuseppe Verdi. «Ho scelto i brani a me più affini – come rivela il compositore – e li ho rivisitati e modificati nel testo e nella musica declinandoli nella nostra storia e cercando di far emergere i tratti più cupi e notturni.»

Un disco che sorprende l’ascoltatore ad ogni singola traccia grazie alle melodie classiche ma ma non per questo banali, anzi al contrario. Ispirano magia e riflessione, sussulti e tranquillità. Un progetto magistrale, per farla breve.

Se state cercando qualcosa di non troppo impegnativo e diverso dal solito, allora direi che potete dedicare un’ora del vostro tempo a questo album degno di nota. Meglio ancora se riuscite a creare l’atmosfera perfetta, che sia suggestiva, magari al buio, o con la sola luce soffusa di una candela, distesi e con la mente libera da altri pensieri, e con il cartello “non disturbare” appeso fuori alla porta. Fatto? Perfetto, adesso non vi resta altro che immergervi nella musica!

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