Nascere con i capelli rossi è una rarità che rende speciale quel 5% della popolazione mondiale, anche se molti non sono felici del proprio “dono”, essendo spesso vittime di ingiustificate discriminazioni
Rosso Malpelo, Pel di carota e Anna dai capelli rossi sono soltanto alcuni degli appellativi che devono sorbirsi i rossi fin da quando sono piccoli.
Si dice che portino sfortuna, che siano focosi sessualmente e che abbiano i capelli del colore del diavolo. Questi stereotipi hanno segnato l’infanzia di molti bambini che col passare del tempo, invece di essere fieri di questa loro particolarità, hanno iniziato ad odiare il proprio colore di capelli.
Ci sono però degli esempi positivi di persone che hanno imparato a fare di questa propria caratteristica una forza, che hanno iniziato a credere in se stesse e hanno capito il valore della loro particolarità.
Ed Sheeran, cantautore britannico di fama internazionale, ha dichiarato che da bambino veniva bullizzato a causa della balbuzie e del colore dei suoi capelli. Piangeva tutti i giorni perché non voleva più andare a scuola, dove lo aspettavano soltanto insulti e prese in giro; i suoi genitori, convinti che si trattasse di pigrizia, non lo ascoltavano.
Alle elementari il piccolo Edward (questo il suo vero nome) era quello strano, quello sfigato. Oggi, a soli 28 anni, è l’artista pop più ascoltato nel mondo, al primo posto nella classifica mondiale su Spotify.
Il suo terzo album, Divide, è vincitore di 2 Grammy Awards per miglior album pop vocale e per migliore interpretazione pop per il singolo Shape of you. Divide ha venduto 15 milioni e mezzo di copie in tutto il mondo, un numero impressionante al giorno d’oggi, nell’era dello streaming, in cui il numero delle copie fisiche vendute è drammaticamente sceso. Con questo album Sheeran ha inoltre superato i 4 miliardi di riproduzioni e Shape of you è il brano più ascoltato di tutti i tempi sulle piattaforme digitali.
Durante un in’intervista per Love Music Hate Racism l’artista ha sottolineato che è stato a causa della sua stranezza e del suo “essere diverso dagli altri” che è riuscito ad essere quello che è oggi: prima che diventasse famoso tutti lo riconoscevano anche grazie alla particolarità dei suoi capelli (oltre che al suo enorme talento musicale) e oggi Ed Sheeran non sarebbe lo stesso senza i suoi ginger hair.
Simile è la storia di Ludovica Bizzaglia, la giovane attrice romana che interpreta il ruolo di Anita in Un posto al sole. Anche Lulli (questo il suo soprannome) ha dichiarato che alle elementari è stata vittima dei bulli della sua scuola per il colore dei capelli. Il suo “essere rossa” le ha causato difficoltà anche sul lavoro, ma allo stesso tempo è stata la sua fortuna: è stato anche grazie a questa sua particolarità che ha avuto il suo primo ruolo in una serie tv per ragazzi, Appuntamento al tubo.
Lo scorso 30 aprile Ludovica ha pubblicato per DeA Planeta il suo primo romanzo, Abbi cura di splendere. È un romanzo di formazione per ragazze, nel quale l’attrice parla dell’accettazione di sé e del cyber-bullismo. Invita le lettrici a credere nei propri sogni ed ad amare se stesse, così come lei ha dovuto imparare ad accettare il colore dei suoi capelli e ne ha fatto un punto di forza.
Ludovica, che è stata scelta lo scorso anno da Pantene per una campagna contro l’hair shaming, ha raccontato che da piccola ha spesso pensato di cambiare il colore dei suoi capelli. Desiderava essere bionda, mora o castana: qualsiasi colore, pur di non avere più la sua chioma rossa che la rendeva così diversa dagli altri. Oggi ha imparato ad amare i suoi capelli, che la rendono unica e speciale, e non vorrebbe mai aver avuto un colore differente.
Passando al campo della moda, la storia di Alexina Graham, modella britannica classe 1990, non si discosta molto dalle due precedenti. La ragazza veniva costantemente presa in giro per essere rossa e ha più volte pensato di tingersi i capelli. Oggi è l’angelo di Victoria’s Secret, il celebre marchio statunitense di abbigliamento femminile e prodotto di bellezza.
Altri orgogli rossi sono l’attrice australiana di fama mondiale Nicole Kidman, che dopo aver passato più di 20 anni nei panni della “bionda” ha deciso di tornare al suo colore naturale, il rosso, e Fiorella Mannoia, che non ha mai tradito la sua tonalità di capelli. Nel 2008 Pino Daniele le ha dedicato il brano Capelli Rossi, sottolineando ancor di più il suo tratto distintivo. Il brano è stato inserito nell’album di Fiorella Il movimento del dare.
Dalle lacrime e la disperazione al successo. Questi sono esempi di persone che dopo essersi sentite sbagliate e dopo essere state prese di mira hanno iniziato ad essere orgogliose del proprio gingerismo, che è stata una delle cause che li ha portati al successo.
Sono esempi del fatto che l’essere diversi dagli altri è una qualità, non un difetto. Chi ha la fortuna di avere una particolarità deve farne un punto di forza, e non sentirsi inadeguato. Il mio consiglio è quello di valorizzare la vostra caratteristica che vi rende diversi, diventando unici e speciali e non omologati e uguali a tutti gli altri!
A cura di Claudia Pasquini
