Red Hot Chili Peppers sold out al Postepay Rock In Roma! Il racconto e le foto più belle del concerto

di Luca.Ferri

Era uno dei concerti più attesi dell’estate romana quello dei Red Hot Chili Peppers al Postepay Rock In Roma e il sold out chiamato in pochissimo tempo dalla messa in vendita dei biglietti ne è stata la dimostrazione. I Red Hot Chili Peppers hanno radunato 30.000 persone in quel dell’Ippodromo della Capannelle trascinando tutti per un ora e venti minuti di puro godimento, nonostante la serata fosse stata rovinata dalla tristissima notizia della morte di Chester Bennington frontman storico dei Linkin Park, proprio per questo lo spirito del sottoscritto non è stato dei migliori, non lo è in questo momento che sto scrivendo e probabilmente non lo sarà per diverso tempo.

Dopo l’apertura lasciata a Knower band elettronica di Los Angeles, è il momento dei Red Hot Chili Peppers che intorno alle 21.55 si presentano sul palco facendoci subito capire a cosa saremmo andati incontro, ovvero un concerto trascinante scandito dal basso martellante del mai deludente Flea e dalle roboanti pacche sulle pelli del martello Chad Smith, ed è cosi che con Intro Jam ci indicano la via per un concerto che sarà senza sosta e non può essere scelta migliore da parte dei Red Hot Chili Peppers che sparare una combo composta da Can’t Stop, Dani California e The Zephyr Song, pubblico in estasi, si salta, si balla e si canta a squarciagola!

Ora torniamo al presente con Dark Necessities fortunato singolo di lancio della loro ultima fatica discografica seguite da Right On Time, Go Robot e la meravigliosa Californication. Flea e Chad sono inarrestabili ma Anthony Kiedis questa sera è davvero in forma smagliante ed è lui a rubare la scena, la sua voce risuona impeccabile all’interno dell’Ippodromo delle Capannelle e solo sul ritornello di Californication viene sovrastata dai 30.000 che uniscono le voci all’unisono. Brividi!

All’interno di questo bellissimo show c’è anche il tempo per una riuscitissima cover della mitica canzone di Iggy Pop – “I wanna be your dog” canzone iconica per tutti gli amanti del punk rock che venne coverizzata negli anni 80 anche dai Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Io personalmente ho gradito tantissimo.  Si prosegue con The Getaway e Aeroplane, passando per Higher Ground  e arrivare alle sempre apprezzate e insostituibili Under The Bridge e a By The Way. Bene le luci si spengono e per i Red Hot Chili Peppers è il momento di essere richiamati sul palco da un gasatissimo pubblico, che non esita un istante a far sentire il proprio calore e riaccoglierli sul palco per un doppio bis finale, introdotto dal solo di Josh che ha omaggiato la nostra Mina intonando Io sono quello che sono, bis finale composto da Goodbye Angels e Give it Away.

Possiamo tranquillamente dire di aver assistito ad uno dei concerti più belli di tutto il 2017 anche se in scaletta sono mancate tante canzoni importanti e fondamentali nella carriera dei Red Hot Chili Peppers e probabilmente avrebbero potuto suonarle senza nessuno problema visto che il concerto è terminato alle 23.15 e questa è l’unica critica che possiamo muovere, ma non è di certo una sorpresa. Il Postepay Rock in Roma prosegue con i Kasabian questa sera e i Phoenix domani sera, il tutto, in attesa di Martedi 25 Luglio quando sarà il turno del reverendo Marilyn Manson.

Setlist Postepay Rock In Roma 2017:

Intro jam

Can’t stop

Dani California

The zephyr song

Dark necessities

The adventures of rain dance Maggie (con Mauro Refosco)

I wanna be your dog (cover degli Stooges)

Right on time

Go robot

Californication

What is soul? (cover dei Funkadelic)

Aeroplane

Sick love

Sir psycho sexy

They’re red hot (cover di Robert Johnson)

Higher ground (cover di Stevie Wonder)

Under the bridge

By the way

BIS

Io sono quello che sono (cover di Mina) Josh solo

Goodbye angels

Give it away

Live Report di Luca Ferri

Fotogallery di Giusy Chiumenti

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