Uscito l’8 novembre 2019, ‘’REC’’ è il titolo di un disco che sembra un extraterrestre: è il primo lavoro degli Animatronic, progetto che vede alla batteria Luca Ferrari dei Verdena, Luca “Worm” Terzi alla chitarra e Nico Aztori, al basso.
A far parte di questo viaggio interstellare sono ben quindici brani, principalmente strumentali: il singolo Fl1pper# – uscito il 10 ottobre – ha infatti anticipato con estrema precisione non solo le sonorità dell’intero lavoro, che oscillano dal math-rock al prog toccando in modo traversale un ampio universo sonoro, ma anche la sua filosofia. La musica degli Animatronic nasce, infatti, per gioco: un gioco senza regole o confini prestabiliti.
Il progetto in questione prende vita nell’estate del 2018, quando i tre musicisti si sono incontrati con lo scopo di far musica nel proprio tempo libero: ma sono bastate poche jam per dar giustizia – e decidere di registrare su presa diretta – quel magma di ritmi intricati e suoni visionari che i tre decidono di battezzare col nome di Animatronic. Dargli questo nome ha un senso, perché l’animatronica è una particolare tecnologia che utilizza componenti elettronici e robotici per dare autonomia di movimento a soggetti, specialmente pupazzi meccanici. L’uso dell’animatronica è legato per lo più all’industria cinematografica e a quella dell’intrattenimento e si può considerare a tutti gli effetti un’antenata della moderna animazione.
Nello stesso senso, il trio sardo-bergamasco esprime in musica la propria identità visiva e collega il suo immaginario ad una concretezza e ad una solidità quasi antica, assemblata con maestria, precisione e devozione. Dai pezzi traspare, ad ogni modo, una splendida componente freak e visionaria che rende il tutto assolutamente contemporaneo. La copertina, per certi versi spaventosa, si lega al processo creativo nel complesso, essendo stato (come l’artwork) realizzato a mano dallo stesso Luca Ferrari.
Luca Worm Terzi, Nico Atzori e Luca Ferrari hanno realizzato così brani come ‘TEDDY RED & JENNY RIDE’, di inserire chitarre deliziose come quelle di ‘La7’, di farci pensare ai System of a Down in ‘FL1PPER#’, di farci pensare al passato in bianco e nero sulle note di ‘FORMULA’, di taglieggiare il muro del suono con le vibrazioni di ‘CROSSING’ e di ‘TIN-TIN’. Ci hanno fatto pensare all’orologio che mai si ferma con ‘GHOSTREK’, si sono fatti scivolare dalle mani la bestia del noise, che sgaiattola su pezzi come ‘ZABRAN’, hanno dato voce ad un silenzio, nell’innalzarsi di ‘SEITAN’ e di ‘FUORI DI NASTRO’ e ci hanno fatti sentire fortunati ad avere, in Italia, un batterista che abbiamo conosciuto nei Verdena e che ha deciso in questo 2019 di far uscire un disco fatto di musica non progettata, non preconfenzionata. Musica animatronica, incontrollabile, sfrenata, bestiale.

Rock’n’roll lover. Afterhours Lover. Good lyrics lover.