Omar Pedrini, una delle penne più influenti del panorama cantautorale italiano, ha festeggiato i 35 anni di carriera ieri a Roma, al Largo Venue, tornando sulle scene insieme alla Omar Pedrini Band, con la prima parte di un tour speciale, nostalgico e potente.
Photogallery a cura di Andrea Melaranci
Il tour è quindi anche l’ultima occasione per ascoltare i suoi successi, brani cult che hanno segnato 35 anni di carriera, dai Timoria a oggi. Non mancheranno infatti le canzoni tratte da “Viaggio Senza Vento” e “2020 Speedball”, fino ai dischi che lo hanno riportato in auge con l’aiuto della ignition di Noel Gallagher nella sua fase inglese con “Che Ci Vado A Fare A Londra” e “Sospeso”.
Con Omar sul palco l’ormai rodata Omar Pedrini Band, formata da Carlo “Octopus” Poddighe (chitarra, tastiera e voce), Stefano Malchiodi (batteria), Mirco Pantano (basso e voce), Davide Apollo (voce), Simone Zoni (chitarra e voce). Una vera e propria rock family che va dai 25 anni ai 56 (di Omar), e che da ormai 12 anni lo accompagna nei concerti.
Il tour è stato anticipato da un nuovo estratto da “Sospeso”, l’ultimo album di Omar Pedrini per Virgin Music LAS (Universal Music Italia): la preghiera rock (l’ultima) dal titolo “Dolce Maria”.
Scaletta:
- Sospeso
- Via Padana superiore
- Dolce Maria
- Che ci vado a fare a Londra?
- Amsterdam
- La giusta guerra
- Il mercante dei sogni/ Guerriero
- Ombre Etrusche
- Frank
- Senza far rumore
- Diluvio universale
- Sole spento
- Sangue impazzito
- Freedom
