Ieri sera, live all’Arena Flegrea di Napoli, con uno spettacolo costruito ad Hoc per l’occasione, l’artista Israeliana Noa si esibita portando in scena il suo ultimo lavoro discografico “Letter to Bach” prodotto dal famoso produttore Quincy Jones. Un album in cui Noa riprende opere del noto compositore tedesco Johann Sebastian Bach rivisitandole in una nuova veste e arricchendole con delle proprie parole
E’ il 23 luglio, Noa si sta avviando sul palco dell’Arena Flegrea dopo 7 anni dall’ultimo live a Napoli, accompagnata da Gil Dor alla chitarra e con la partecipazione straordinaria dei Solis String Quartet per uno spettacolo quasi completamente vestito ad hoc per Napoli e per l’amore dell’artista per questa città a cui sembra essere molto legata. Il pubblico Napoletano, sembra ancora non essere preparato a Lei, infatti l’arena, purtroppo, non è piena come meriterebbe un’artista del calibro di Noa ma nonostante ciò l’arena sembra tingersi di un’aura speciale, in cui le canzoni e le parole dell’artista sembrano riecheggiare negli occhi e nella testa del pubblico presente, che ad canzone non perdeva l’occasione per urlare complimenti e belle parole.
Un live intenso, per la forma e per la delicatezza, ma allo stesso tempo anche per le lunghe parole che Noa racconta prima di ogni canzone. Racconti, lettere da cantare e tanti discorsi che fanno riflettere su quanto non sia una semplice cantante, ma una vera e propria artista che tiene a ricordare ad ogni canzone quanto sia importante la musica, per il mondo e per l’uomo, che non deve mai dimenticare di essere immigrato, come tutti, alla ricerca di una casa migliore.
Un live emozionate, forte, un live forse non per tutti, che ha bisogno di una certa maturità e di sensibilità per apprezzarlo a pieno. Un live da riascoltare anche in teatro, per cogliere la bravura non solo di Lei, ma di tutti gli artisti presenti sul palco. Tra i momenti più emozionanti della serata ricordiamo Noa che canta uno dei classici napoletani per eccellenza “Santa Lucia Luntana”, che il pubblico ha cantato tra i delicati acuti di Noa e i fantastici archi dei Solis Quartet che hanno saputo arricchire uno spettacolo difficile da migliorare.
Un artista, Noa, che speriamo di rivedere presto a Napoli e che sicuramente saprà nuovamente emozionarci.
Photogallery a cura di Angelo Orefice
