Ms. Rosita è una giovanissima cantautrice e polistrumentista che ha appena pubblicato il suo Ep d’esordio dal titolo Esperidi.
La cantante si affaccia, con questo Ep sul mercato discografico italiano dopo aver coltivato per svariati anni la passione per il pianoforte e il basso elettrico.
Nell’ Ep, infatti, oltre a cantare, Ms. Rosita si è dedicata anche alla cura della linea del basso.
Alla passione di Ms. Rosita per le sonorità che si muovono tra i generi dell’indie e del pop e mescolano rock, blues, soul e R&B, si accompagna una scrittura dal piglio scherzoso e irriverente, del tutto riconoscibile.
Il progetto Esperidi è stato avviato nel bel mezzo della pandemia, nel 2020, quando Ms. Rosita ha sentito l’esigenza di mettere a fuoco la sua identità artistica.
In Esperidi la cantante racconta, in chiave cinica e ironica, storie di personaggi della mitologia greca riadattati ai giorni nostri, esperienze personali e storie d’amore.
Quattro le tracce che compongono Esperidi:, Quarantena, Un amico dagli occhi blu, Esperidi e Alice Meraviglia.
Ciao Ms. Rosita e ben venuta sulla nostra pagina di Inside Music!
Dopo il singolo Quarantena è uscito, recentemente, il tuo primo Ep che è proprio frutto di quel periodo in cui eravamo chiusi a casa con i nostri pensieri. Direi che per te è stato un tempo proficuo….
È stato tutto molto inaspettato, quel periodo mi ha permesso di sperimentare e di addentrarmi nel mondo dell’home recording.
È stato interessante, ho scoperto me stessa e anche le mie possibilità. Mi sono divertita e ho impostato un lavoro che, a distanza di tre anni, mi piace e mi convince ancora, nonostante i brani contenuti nell’Ep siano praticamente i primi brani che ho scritto.
Due su quattro canzoni contenute nell’Ep sono tratte dalla mitologia greca. Da cosa arriva questa ispirazione classica?
La mitologia mi è sempre piaciuta e mi ha sempre incuriosito.
Mi piacciono i personaggi, le storie, gli elementi, l’atteggiamento capriccioso, vendicativo e impulsivo che avevano gli Dei.
Inoltre, queste storie sono fantasiose, surreali, si prestano all’ironia e hanno tutte una morale che può essere spunto di riflessione del tutto attuale.
Altra cosa ricorrente nei brani è la metafora, ne fai un uso sottile ma sofisticato. Sei una appassionata della lettura, vero?
Leggo, ma in realtà vorrei leggere di più. Non ho un buon bagaglio di letture e le metafore che utilizzo di solito sono per nascondermi o per raccontare le cose in un modo più elegante o fantasioso.
In Un nemico dagli occhi blu affronti un tema molto attuale: la perenne insoddisfazione nel guardarci allo specchio, ossessionati da modelli di bellezza falsi. Ti è particolarmente caro questo tema?
Fortunatamente non sono una persona che subisce quel tipo di pressione sociale in modo negativo; la frase riguardante lo specchio parla di una problematica che può essere sentita da molte persone e mi sembrava un buon modo per portare il personaggio mitologico nella contemporaneità.
In Alice Meraviglia dici che “gli amanti e i profeti del domani sono solo giocatori assidui ed illusi abituali”, una frase bellissima!
Cosa vedi tu nel tuo domani, dato che stiamo parlando di un mondo dove tutto è possibile, come quello di Alice?
Sono felicissima che piaccia, ti ringrazio!
Per il domani ho un sacco di sogni e obiettivi, mi piacerebbe moltissimo portare avanti il mio progetto e ritagliarmi uno spazio nel panorama musicale italiano indipendente, lavorare nella musica e perché no anche insegnarla.

Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)