Home Live Report Motta abbraccia i fan e presenta il suo nuovo album “Vivere o morire”

Motta abbraccia i fan e presenta il suo nuovo album “Vivere o morire”

by InsideMusic

Ieri pomeriggio presso la Feltrinelli di piazza dei Martiri a Napoli si è tenuto lo showcase di presentazione del nuovo album di Motta – “Vivere o morire” – pubblicato venerdì scorso per l’etichetta indipendente Woodworm Label ed anticipato dai due singoli “Ed è quasi come essere felice” e “La nostra ultima canzone”: il cantautore pisano, ma romano d’adozione, ha incontrato i fan partenopei e risposto alle loro domande e curiosità.

Vivere o Morire” è una dichiarazione vera e propria, una prova di forza che emana dalla foto di copertina, il suono imploso e nervoso delle canzoni, un titolo forte, senza compromessi. È il desiderio dichiarato di farsi ascoltare per intero, dalla prima all’ultima canzone. L’album è stato prodotto, registrato e mixato tra Roma, New York e Milano, da Francesco Motta e Taketo Gohara.

L’artista entra in scena puntuale – poco dopo le 17 – accompagnato da un caloroso applauso dei fan che hanno riempito la sala. Motta spiega subito il salto da “Del tempo che passa la felicità” a “Ed è quasi come essere felice”: “Nel primo disco mi trovavo davanti ad un bivio e non sapevo quale strada scegliere; con questo album, invece, faccio modo intendere di essere riuscito a fermarmi e decidere. Ho scelto di essere felice e soprattutto ho scelto di vivere.” Il cantautore toscano,  a questo punto, regala ai presenti una versione acustica della title track.

Al termine dell’esecuzione, Motta si sofferma anche sul rapporto con gli hater: “Mi fa pure piacere che ora stiano iniziando ad arrivare gli hater. A mio avviso, significa che sono riuscito a scrivere un buon album. In ogni caso, questo disco mi rappresenta talmente tanto che se a qualcuno non piace è come se mi dicesse non mi piace che ti chiami così”. In effetti, si tratta di un album molto personale, in cui l’artista racconta, ancora una volta, il rapporto con suo padre: se in “La fine dei vent’anni” è presente la traccia “Mio padre era comunista”, in “Vivere o morire” ecco che l’epilogo è affidato a “Mi parli di te” ed è proprio quest’ultimo brano ad essere eseguito, voce e chitarra, dal vivo dal cantautore.

Report a cura di Lorenzo Scuotto

Photogallery a cura di Vincenzo Chirichella

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