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In 30.000 a Milano per il concerto di Liberato: Live Report

by Emanuele Faraci
Liberato Milano

“Uagliù festino confermato”, Liberato conferma così il suo concerto tramite un post su Instagram. Finalmente dopo due anni di posticipi, l’artista partenopeo dall’identità ignota, è ritornato in concerto dopo il suggestivo live eseguito lo scorso luglio in mezzo al mare di Procida, ma questa volta all’Ippodromo di Milano, in occasione del Milano Rocks, per l’unica data italiana.

Liberato è un artista che ha cominciato a farsi strada nel 2017 con una fusione tra la tradizione neo-melodica napoletana con l’R&B, l’elettronica e influenze hip-hop, il tutto sempre rappresentato dal simbolo ricorrente utilizzato dall’artista, una rosa in tutta la sua grafica. Dopo i grandi successi di singoli come Nove maggio, Tu t’e scurdat ‘e me e Gaiola Portafortuna, e la firma alla colonna sonora del film Netflix “Ultras“, l’artista ha recentemente pubblicato “Liberato II“, il suo terzo album in studio.

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Foto: Giuseppe Maffia

Liberato live a Milano: una discoteca a cielo aperto

Dopo i diversi rinvii di un concerto che si sarebbe dovuto tenere in due sere al Forum di Assago nel 2020, Liberato si è preso la sua rivincita e ha “liberato” Milano con un concerto super energico e travolgente seppur poco comprensibile a chi non è napoletano. La musica però unisce, e per questo motivo l’Ippodromo di San Siro è diventato per una sera un luogo di ritrovo di migliaia di giovani accomunati dalla passione per la musica del noto artista partenopeo dall’identità ignota.

Due ore ininterrotte di musica, in cui Liberato ha trasformato l’Ippodromo in una vera e propria discoteca a cielo aperto che andava a ritmo delle sue canzoni. Oi Marì, Nove Maggio, Partenope sono solo una piccolissima parte delle canzoni che l’artista ha portato sul palco di Milano, facendo scatenare i 30.000 giovani presenti.

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Foto: Giuseppe Maffia

Un live tutto da ballare

Un concerto in cui da vedere c’era ben poco, l’artista era incappucciato e travolto da fumo, luci e colori che venivano proiettati su un pannello semi trasparente che copriva il palco, il tutto a cura di Quiet Ensemble e Martino Cerati.
Di Liberato e dei suoi 3 musicisti si vedeva solo una sagoma nera, creando un’atmosfera misteriosa che lasciava l’artista nell’ignoto.

Liberato chiude il concerto con il brano che tutti conoscono di più: Tu t’e scurdat ‘e me, lasciando poi il palco in gran silenzio, nel suo anonimato. Uno show ben curato, con una scaletta ben strutturata, in cui ogni singola canzone caricava sempre più di energia un pubblico che non è mai rimasto fermo e che per due ore consecutive non ha fatto altro che saltare, cantare e ballare all’insegna della spensieratezza!

Scaletta Liberato a Milano

  • INTRO
  • GUAGLIO
  • NUNNEOVER
  • OI MARI’
  • WHAT’S UP
  • GAIOLA
  • GUAGLIUNCELLA NAPULITANA
  • JE TE VOGLIO BENE ASSAI
  • E TE VENG A PIGLIA’
  • NIENTE
  • ANNA
  • 9 MAGGIO
  • ME STAJE APPENNENN’ AMO’
  • NUN CE PENSA’
  • WE COME FROM NAPOLI
  • NUN’ A VOJO INCUNTRA’
  • PARTENOPE
  • CICERENELLA
  • TU T’E’ SCURDAT’ E ME
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Foto: Giuseppe Maffia

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