Leo Gassmann, conferenza stampa: “Avevo paura durante le prove. Blanco? Ha sbagliato.”

di Giusy

Leo Gassmann si è rivelata una delle sorprese in classifica del Festival di Sanremo 2023. Momentaneamente quinto (in classifica parziale) col il brano Terzo Cuore, ha ringraziato i giornalisti in sala ancor prima di sedersi: “è un piacere per me essere qui, grazie per aver creduto nel brano, è stata una sorpresa. Sognavo di tornare in questa sala da tanti anni”.

Definirlo una rivelazione, però, è nettamente un azzardo: il percorso artistico del figlio d’arte non ha mai smesso di stupire. Dopo la partecipazione a X Factor 12, dove si era spinto sino alla semifinale, e la vittoria nel 2020 nella categorie delle Nuove Proposte al Festival di Sanremo con il brano Vai bene così, il suo percorso è stato è tutto in ascesa.

Leo Gassmann ha continuato a dar prova delle sue doti da cantautore e una grande maturità e intensità di interpretazione, a dispetto della sua giovanissima età. Attualmente, il videoclip di Vai Bene così vanta ad oggi oltre 7 milioni di visualizzazioni su Youtube e gli valso anche il Premio Roma Videoclip alla Festa del Cinema di Roma. Il suo album di esordio, Strike, ha superato gli 11 milioni di streaming e al suo interno vi sono i singoli estratti Vai bene cosi, Maleducato e Mr. Fonda. 

Conferenza Stampa Leo Gassmann – 8 Febbraio 2023

Le sensazioni.

Sono onoratissimo, ieri mi sono divertito. Dopo la tensione iniziale – nei camerini faceva caldo, il mio manager mi ha portato nel sottoscala – mi sono trovato dinanzi a delle foto di alcuni artisti che hanno partecipato nelle edizioni passate al Festival di Sanremo. In particolare mi ha colpito la foto di un ragazzo, aveva un’espressione piuttosto rilassata e mi ha fatto capire che avrei dovuto divertirmi e smettere di avere paura. Sono salito sul palco con l’intenzione di godermela. Ho cercato di essere la migliore versione di me stesso.”

Le prove e Blanco.

“Durante le prove avevo avuto dei problemi, ma i fonici di Sanremo sono davvero pazzeschi. Il problema audio di Blanco? Azione sbagliata, la sua. Sono suo amico, non è da lui. Spero abbia la possibilità di scusarsi e rimediare. Siamo ragazzi, a volte sbagliamo, ma non è stato bello.”

Serata cover: Leo Gassmann e Edoardo Bennato.

“Per me è un onore salire sul palco con Edoardo Bennato, è un maestro per me, sono cresciuto con la sua musica. L’ho conosciuto durante una serata in cui ci siamo incrociati sul palco, lo sento al telefono più di mia madre! Per me è un onore grandissimo interpretare i suoi brani.”

La generazione del tormento. Leo Gassman è sovversivo: sorride.

“Io, nella vita, sono stato una persona fortunata e privilegiata. Il tormento della nostra generazione è dovuto a un futuro sempre più incerto: cambiamenti climatici, guerre. la disparità economica tra le classi sociali. Tutto fa sempre più paura. Anche la paura del diverso, mediata dai social media, purtroppo è difficile da abbattere. I social ci dividono. C’è poca possibilità di studiare, non tutti hanno la possibilità conoscere, e questo crea paura. L’impossibilità di interpretare e metabolizzare il mondo intorno a te è spaventoso. Come gli uomini delle caverne: avevano paura degli eventi atmosferici perché li interpretavano come una punizione degli dei, soltanto perché non ne conoscevano la natura.”

Sorpresa in classifica. Sala stampa. Nuovo album e l’omaggio a Lucio Dalla.

Mi rende felice convincere la critica attraverso un brano scritto da Zanotti, è una persona che amo, una guida al pari di Edoardo, mi ispiro moltissimo a lui. È una persona molto umile, come mi ripropongo di essere. La classifica? È lacerante: partono dal 14esimo posto e ogni annuncio è una coltellata (ride). Per me è un onore essere tra quei grandi nomi, che meritano quella posizione. Nel nuovo disco c’è un brano, “Caro Lucio ti scrivo” , in risposta a “L’anno che verrà”, che mi sta molto a cuore. Non è radiofonico, si ispira alla mia vena cantautoriale e riflette sulle paure della nostra generazione.”

Feedback dei genitori, il post festival e il peso di chiamarsi Gassmann.

“Ieri mi hanno scritto, erano felici e orgogliosi, come immagino tutti i genitori. Poi li ho chiamati per salutarli, una cosa che è sempre bella. Subito dopo ho chiamato i miei amici e sono stato con alcuni di loro. Ho mangiato un toast col formaggio e poi sono andato a letto. Io sono il primo fan della famiglia, sono onorato di farne parte. Nella vita ho scelto di fare altro e ho sempre cercato di farlo con rispetto e pazienza: ho iniziato a 7 anni con una chitarra che mi aveva regalato mia mamma. I miei sono stati molto bravi con me, mi hanno trasmesso dei valori e consigliato di vedere la musica come una passione anziché come un lavoro. Infatti mi sono laureato, cosa che mi ha fatto star bene , mi ha distratto e mi ha fatto vedere la musica come una necessità. Mi piace stupire i miei genitori. Sapermi in gara li ha commossi.”

L’interesse di Leo Gassmann per il Cinema il Teatro.

“Dopo la laurea sono rimasto solo con la mia musica. Mi sono iscritto a una accademia di cinema, presso la quale sto studiando. Al momento lo faccio solo per una questione umana: la recitazione ha una forma terapeutica per me.”

La tenacia e l’attesa. Un consiglio ai ragazzi.

“Non abbiate fretta, circondatevi di chi vi ama e crede in voi. Sperimentate, non abbiate paura di essere diversi da ciò che va di moda in classifica. Non abbiate paura dei legami: la letteratura e la musica si sono sempre fondate sui valori dello stare insieme, dell’amicizia e sul confronto tra persone.”

Come ti vedi tra 10 anni.

“Non lo saprei dire, spero di essere una versione migliore di me stesso e di aver fatto stare bene le persone attraverso la mia musica e avere accanto chi amo, per sempre. A livello di carriera, spero di crescere e di scrivere qualcosa che possa rimanere nel tempo.”

Un duetto?
“Ce ne sono tanti di autori che stimo moltissimo, pensando al panorama italiano direi Elisa e Brunori Sas.”

0

Potrebbe interessarti