L’Elfo : per me il rap non è mai stato un gioco – Intervista-

di Paola Pagni

Uno tra gli artisti che hanno la propria terra nel sangue, L’Elfo è senza dubbio portavoce di una realtà che nel corso degli anni ha trovato la giusta grinta per emergere.

l'elfo
L’Elfo

Nato e cresciuto a Catania infatti, l’Elfo ha spesso rimato della sua terra in dialetto catanese , con testi talvolta aspri e taglienti , come la lava dell’Etna.

Tra il 2016 e il 2017 infatti, L’Elfo scrive svariati singoli: “Mbare che dici”, “Sangue Catanese”, “Fuoco dell’Etna”, “Pi Tutti i Carusi”, brani che mescolano ritmi classici del rap con rime in dialetto.

Il 2017 poi , per l’Elfo è l’anno della consacrazione: più di 20 tracce fuori di cui 12 come singoli ufficiali con video.

Nel 2018 esce il nuovo album “Gipsy Prince”.

Il disco, che vanta importanti collaborazioni, quali Madman, Inoki Ness, Egreen e MRB.

Nel luglio 2019 L’Elfo esce con un nuovo progetto musicale “Black Summer” Ep, 6 tracce regalate ai propri fan e ad ottobre firma con con Polydor/Universal.

A dicembre 2019 pubblica il singolo “Made in Catania” e a febbraio 2020 il brano “Come Gesù”.

È appena uscito il suo nuovo pezzo , “Boogie Woogie”, scritto da lui , e che vanta una collaborazione con  Clementino, il quale ha scritto appositamente una strofa per il testo.

Noi ci abbiamo scambiato due chiacchiere, per sapere da lui qualcosa di più su questo singolo, sulla sua musica e sulla sua vita .

Ciao Luca ( il vero nome di L’Elfo è Luca Trischitta n.d.r.), benvenuto su Insidemusic, come stai e come passi la quarantena?

Sto bene, anche se siamo agli arresti domiciliari .Mi sveglio , faccio attività fisica , e poi musica e videogiochi : ecco la mia giornata tipo

Fin qui tutto normale direi . Inizio chiedendoti del tuo ultimo singolo :Boogie Woogie ha un testo forte ma non facile, qual è il messaggio?

In realtà nel mio immaginario ho fatto riferimento a questo ballo, il boogie woogie, come similitudine con molte serate in cui con i miei amici  ci siamo divertiti con poco, improvvisando anche balli e robe un po’ sopra le righe.

Soprattutto il ritornello richiama molto questo senso di follia

In questo brano però c’è lo zampino anche di Clementino: come è nata questa collaborazione?

Con Clemente in realtà ci conosciamo da tantissimo tempo.

Lui , che è un veterano del freestyle, è venuto spesso qui in Sicilia per diversi  contest a cui io ho sempre partecipato ,

perché nel mio piccolo sono sempre stato attivo nella scena siciliana .

Quindi è un po’ come se Clementino mi avesse visto crescere , nel senso che si ricorda ancora quando ero ragazzino e partecipavo alle gare dove presenziava lui.

Io nel frattempo ho lavorato sodo ,raggiungendo traguardi non indifferenti , come ad esempio la firma per Universal ,

 ed essendosi creata pian piano una certa confidenza con lui , un giorno gli ho detto “Frate ma …questa bella collaborazione Catania – Napoli perché non la facciamo nel mio disco?”

E Lui ?

Lui , preso benissimo , mi ha dato la sua disponibilità , e così è nato questo pezzo .

Il tuo è un rap vecchia scuola, quello che si sente che parte dalla strada, un po’ diverso da quello di ultima generazione

Innanzi tutto sono orgoglioso di provenire dalla vecchia scuola , e credo anche che questo sia il mio punto di forza :

chi mi segue infatti lo fa anche perché sono un po’ come l’anello di congiunzione tra i valori dell’ old school ed un modo di rappare che è comunque fresco

Spiegami meglio

Ecco, tu puoi sentire tracce mie che sono super underground ,addirittura senza ritornello, ma allo stesso tempo non tralascio quello che è la musicalità e non dimentico mai il mio stile .

Quindi penso che chi mi segue , lo fa perché apprezza questo bel compromesso tra il vecchio ed il nuovo.

Quindi condividi anche la deriva commerciale su cui si è spostato ultimamente questo genere?

Ma guarda , ciò che non condivido è quando percepisco in certi artisti la fame di fama; questa è una cosa che mi fa molta antipatia.

Quando io mi sono approcciato al rap ero il reietto della situazione, non andavo in giro coi vestiti firmati a fare il figo , era un’altra cosa : io facevo il rap perché quella era la mia valvola di sfogo, non era fame di successo, al massimo fame di rivalsa.

Sinceramente l’unica cosa che mi dispiace del commerciale è questa : quando sento solo robe che magari funzionano, che anche a me viene da canticchiare,

 ma che poi hanno un contenuto un po’ scarso, allora no ,non mi piace.

Preferisco piuttosto immergermi nei vecchi dischi, senza per questo voler fare il dinosauro.

E la trap?

Io amo anche la trap,mi piace molto,  perché secondo me fa ballare, fa muovere la testa ;

certo anche qui mi dispiace quando i ragazzini hanno certi esempi stupidi ,

e la loro non è più voglia di sfogarsi su un beat , ma solo di arrivare in copertina il prima possibile.

Poi ti ripeto, io apprezzo anche la roba da club, perché fa divertire ed è facile da ascoltare , però, almeno che sia fatta bene e con criterio, quello si.

Fammi un esempio

Anche solo parlando di struttura del testo, se sei un artista un lavoro fatto bene lo riconosci; magari poi parla di niente , ma se c’è lo spessore giusto, i giusti incastri ed il flow dici “M*****a (vi do un aiutino , è un espressione tipica siciliana n.d.r.) questo è veramente bravo !”

Comunque si nota nei tuoi testi come una sensazione di diversità rispetto alla realtà che ti circonda : È così ?

Mah,  se parliamo dell’ambito musicale sì , ho sempre una certa nostalgia che mi accompagna, soprattutto per quanto riguarda i valori di un artista.

Io da ragazzino non mi sarei mai permesso di offendere un tizio famoso solo perché è famoso, avevo almeno un briciolo di testa per capire che era una cosa stupida.

Oggi invece si sentono ragazzini senza educazione che si permettono di insultare chi è famoso senza nessun motivo , cose che per me sono inconcepibili.

Adesso sembra tutto un gioco ed allora si permettono anche certe cose;

per me il rap non è mai stato un gioco,

ho sempre avuto quella testa per farlo con criterio , e questo sotto molti aspetti mi ha premiato

perché oggi la gente sa quello che sono e sa come io intendo la musica.

Tu hai un  forte senso di appartenenza alla Sicilia,sei nato e cresciuto a Catania ed addirittura alcuni tuoi brani sono in dialetto Catanese , quindi in sostanza , ti ritrovi nella tua città?

Guarda, l’unica cosa che mi differenzia dagli altri è il fatto che forse vivo la mia vita da artista ,

quindi magari ho una sensibilità diversa per certi argomenti ,

e questo penso si possa notare anche dai miei testi.

Riguardo alla vita di tutti i giorni invece, sono una catanese di 30 anni come tutti,

quindi in ambito quotidiano, il mio modo di fare ed il mio modo di pensare ,

non sono molto differente dagli altri ragazzi della mia città,che sono cresciuti in queste strade.

Ed invece dando uno sguardo al futuro , anche se ora è un po’ incerto : ci saranno altre collaborazioni nel nuovo album? Tra quanto lo potremo ascoltare?

L’album possiamo dire che è finito all’80%, il restante 20% significa che dobbiamo mixare, masterizzare i pezzi etc.

Stiamo valutando questi piccoli ritocchi, per il resto fondamentalmente il disco già c’è, e sinceramente a me piace tantissimo ;

per quanto riguarda le collaborazioni poi, ce ne saranno un bel po’,

non solo rap ma anche delle bellissime voci per i cantati,

insomma come sempre sto cercando di fare una cosa tutta mia,

che non debba per forza camminare su un binario prestabilito.

Mi interessa fare un lavoro di alto livello, che sia buona musica a livello generale, e speriamo che il progetto venga apprezzato.

Palrlando di  tempistiche invece, credo che non manchi molto , e credo che comunque a breve fisseremo delle date ufficiali.

Bene, adesso una domanda di rito : la prima cosa che farai finita la quarantena?

Mah ti dico la verita : la prima cosa che farò sarà andare al ristorante con una ragazza (ride n.d.r)

perché la quarantena mi ha impedito un po’ i rapporti sociali, e diciamo che come tutti i maschietti non vedo l’ora di tornare a divertirmi

(qui rido anche io perché più sincero di così! altro che lunghe passeggiate nei prati etc… ahahah n.d.r.)

Bene sei stato chiarissimo …tutti ci auguriamo succeda presto, ed anche se con la mascherina , ci va bene lo stesso

Si si , certo , ovviamente con tutte le dovute accortezze ed il senso civico che ogni persona dovrà avere visto il periodo

Al limite metteremo le mascherine da sera per uscire, no problem (ridiamo)

Beh a questo punto , non ci resta che ringraziare L’Elfo per questa intervista aperta e cristallina , come il mare della sua Sicilia, e fargli un grosso in bocca al lupo per il futuro.

Ah certo , mi pare il minimo ascoltarsi il brano dal video qui sotto :  

A presto !

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