Sicuramente lo avrete già sentito in radio e ci accompagnerà per tutta l’estate 2023, il nuovo singolo di VALENTINA PARISSE, dal titolo “Sahara“.
Dopo il successo invernale con la canzone natalizia “Vischio”, Valentina Parisse ci regala un nuovo singolo, scritto in collaborazione con Cheope e Arale, prodotto da GRND, in cui racconta le emozioni dell’attrazione in una un’estate di leggerezza e di indipendenza.
Pensieri decisi che, intrecciandosi alle sonorità calde del brano, ci raccontano di quei legami che sono destinati a lasciare una traccia dentro di noi e che hanno radici più profonde di quello che pensiamo.
Valentina Parisse ci trasporta dove l’attrazione può essere una forza fisica o mentale che, in alcuni casi, come in amore, ci scombussola dall’interno, rendendo difficile stabilire quale delle due componenti prevalga.
Il brano ha tutti gli ingredienti per rimanerci in testa come “il sale che bacia la schiena” tra ritmi pop e suoni acustici, sottolineati dalla voce e gli arrangiamenti di una cantante raffinata e riconoscibile come Valentina Parisse.
Ciao Valentina, che piacere ospitarti di nuovo sulla nostra pagina!
Sahara si propone di accompagnarci, durante l’estate, con quel motivo intrigante, che entra facilmente in testa …. Ti va di raccontarci questo nuovo singolo?
Parto dalla premessa che è sempre molto, molto, difficile per chi scriverei parlare di una propria canzone, immagino sia un po’ come parlare di tuo figlio.
È un brano nato questo inverno, quindi di scrittura molto recente, perché non c’è mai un momento in cui mi fermo e non scrivo; per fortuna è un meccanismo sempre acceso nella mia testa, anche in momenti improbabili… Quando l’ispirazione ti coglie, non sempre si è nelle giuste condizioni!
Sahara racconta delle sensazioni che sto vivendo ora e in cui tutti si possono riconoscere, è un auspicio per l’estate che arriva e uno sguardo a quello che mi è rimasto impresso delle mie estati passate.
È la storia di una donna che ha voglia di lasciarsi andare, con la consapevolezza che è impossibile resistere all’attrazione: anche se cerchiamo di alzare dei muri e di difenderci dai nostri stessi sentimenti, ci sono delle forze dentro di noi alle quali è complicato resistere.
Ma com’è che hai pensato al Sahara durante l’inverno?
Questa si che è bella!!! Lo sai che qua a Roma hanno staccato i termosifoni presto e io avevo ancora freddo….
Abbiamo davvero lavorato di immaginazione!!! Quando parli con persone con cui hai una connessione speciale è come bere acqua nel deserto!
L’hai presentato al concertone di Radio Italia in Piazza Duomo; dopo questi anni di restrizioni che emozione è stata esibirti davanti ad un pubblico così vasto?
Sono stata ospite all’interno del mega-camper di Radio Italia e già quello mi ha fatto vivere l’adrenalina del concertone.
Con Radio Italia ho un rapporto speciale, sono delle persone alle quali sono molto legata e trovo bellissimo che si dedichino solo alla musica italiana.
Se non erro, lo scorso anno, ho sentito un’intervista a J-Ax dove diceva che, finalmente, gli italiani si sono riappropriati degli spazi e dell’estate perché, fino a qualche anno fa, la musica estiva era appannaggio di artisti esteri.
Radio Italia è un’oasi nel Sahara!
Il brano è frutto di un lavoro di squadra con Cheope e Arale e il produttore Gianmarco Grande: che tocco hanno dato questi due artisti al brano?
Sono artisti incredibili, ma prima di tutto sono amici, che conosco da anni, che stimo profondamente e ai quali voglio veramente bene. Non è una collaborazione studiata a tavolino, creata come col piccolo chimico per ottenere un risultato.
Io appartengo ancora a quella scuola di pensiero dove scrivere musica insieme è una delle più alte forme di rispetto e anche di amicizia, perché si scende per forza nel personale… succede già in una chiacchierata come questa, figurati scrivere una canzone che deve avere un suo cuore, un suo motivo.
Non potrei immaginare di farlo se non con delle persone che stimo tanto, come Alfredo che è un uomo incredibile, un artista a tutto tondo e Lara (Arale) che è una bomba.
Devi sapere che Lara abita a Lecce, Alfredo a Milano e io a Roma; quindi dietro questa canzone ci sono tanti chilometri e tante chiacchierate con grandi amici.
È una canzone che parla di indipendenza, ma poi basta un incrocio di sguardi a buttar giù tutti i buoni propositi, ma non la definirei una canzone d’amore, forse è più una canzone sull’attrazione. Tu come la vedi?
È esattamente il messaggio che volevo che arrivasse e sono contenta che lo abbia colto! Io cerco sempre di inquadrare la realtà da punti di vista alternativi e quindi anche di scrivere canzoni d’amore che non si uniformino a quello che è già stato detto, in maniera eccellente, da altri cantautori.
Il vantaggio di scrivere quello che canto, inevitabilmente, mi consente di dare il mio personale punto di vista.
Sono affascinata dai piccoli meccanismi psicologici che si innescano e il tema dell’attrazione è uno di quelli più incomprensibili… Quante volte, parlando con le amiche, ci siamo chieste cosa ci aveva attratto verso una persona?
Non lo si sceglie, è una forza dentro di noi che ci spinge verso l’altro.
L’importante è mantenere la nostra indipendenza e poi, perché no, lasciarci travolgere dalla magia dell’ignoto.
Dopo Vischio, che ha segnato il periodo natalizio, ora un brano estivo…. C’è nell’aria una prossima uscita discografica?
SIIIIII!!!! Non vedo l’ora!
Ho del materiale di cui sono davvero entusiasta e lo riconosco io stessa che sono una persona molto autocritica.
Sono impaziente di condividere la musica che ho scritto e ci sono anche delle collaborazioni molto sentite.
Dovrebbe essere per l’autunno, incrociamo le dita!
Quest’estate ti vedremo sul palco di qualche festival?
Spero di fare un bel giro per l’Italia e, in programma, ci sono anche dei palchi molto importanti…
Lavorare in studio è bellissimo ma faccio musica per condividerla e suonarla quindi, anche per questo, non vedo l’ora!

Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)