Di ritorno dall’ennesimo concerto, non posso fare a meno di pensare che durante questi eventi si incontrano le persone più strane… Capaci di trasformare il concerto che aspettavi da tempo in una lotta per mantenere il tuo posto, o meglio, spazio vitale!
1 – Quello con lo zaino
Non importa quale postazione tu riesca a guadagnare una volta dentro lo stadio/palazzetto, avrai sempre accanto a te almeno una persona che indossa uno zaino. No, non la sacchetta Nike piccola con la cordicella che fa sanguinare le spalle, parliamo dello zaino da battaglia con ventordici tasche che occupa da solo lo spazio di due persone. Questo zaino non verrà mai aperto dal suo possessore, ma tu verrai comunque colpito da esso durante i momenti di salti o balli, oppure te lo troverai inesorabilmente tra i piedi schiacciandolo o inciampandoci sopra.
2 – Quello che fuma
Rassegnamoci. Non esiste concerto all’aperto o al chiuso privo di fumatori.
Chiaramente troverai accanto a te il fumatore di turno, che siano canne o sigarette poco importa, passerai le due ore di concerto con il fumo negli occhi, nei capelli e nei vestiti.
3 – Quelli che si baciano in continuazione
Spesso te li trovi davanti. Queste persone probabilmente non hanno la minima idea di cosa accada intorno a loro, che sia un concerto di Ligabue o degli AC/DC.
Arrivano già abbracciati e non si scollano nemmeno per mangiare. Il 99% del tempo lo passano a sbaciucchiarsi, o a limonare pesante a seconda dei casi, mentre tutti intorno a loro ballano e saltano. Fastidiosi come pochi.
4 – Il fanatico
La linea che separa fan e fan-atici è molto sottile, ma una volta oltrepassata diventa una faccenda pericolosa. Il fanatico è quella persona che riconosce ogni canzone alla prima nota e, anziché lasciarti la sorpresa, inizia ad urlarne il titolo. Non tanto per l’esaltazione sul pezzo, quanto per far capire a tutta la folla che lui conosce già l’intera scaletta. Ma non solo! Costui conosce tutte le mosse del cantante o della band, vita morte e miracoli, probabilmente conosce anche il colore delle mutande che indossano i suoi beniamini. E non mancherà di fartelo sapere quando lo troverai in fila accanto a te mentre aspetti di entrare al palazzetto.
5 – Le bimbeminkia
Scusatemi ragazze, ma questa categoria è prevalentemente femminile. Spesso si tratta di gruppi di ragazzine sui 14 anni che arrivate sul posto iniziano a piangere dalle cinque alle tre ore prima del concerto. Quando gli addetti ai lavori salgono sul palco per controllare luci e strumenti, loro urlano come disperate il nome dei loro idoli, sperando invano che arrivino prima del tempo. Durante il concerto alterneranno il pianto ad altre urla che verrebbero captate anche in Nuova Zelanda.
6 – I fenomeni da platea
Sono rari, ma quando li trovate… sentite la fastidiosa sensazione di voler essere da un’altra parte.
Il fenomeno da platea non si mischia ai ragazzi del parterre, lui compra il biglietto per stare seduto comodo e poter altrettanto comodamente criticare ogni accordo, ogni nota ed ogni inflessione dell’artista. Ovviamente lo farà rivolgendosi a te, e ti accorgerai disperatamente di non avere alcuna via d’uscita.
7 – Gli esaltati
Da non confondere con i fanatici, gli esaltati sono quelli che arrivano sul luogo del concerto con t-shirt, polsini, fascetta, sciarpa, bandiera, cappellino, collana (e chi più ne ha più ne metta) con effigi del proprio idolo. Magari conoscono solo le canzoni più famose, ma passeranno tutto il concerto a sventolare la loro bandiera da stadio proprio davanti a te, che starai cercando invano di vedere qualcosa sul palco.
8 – I transennisti
Probabilmente si allenano da anni per la corsa alla transenna, la loro preparazione parte da quando la band annuncia il nuovo tour. Dormono fuori dal palazzetto da un mese prima, chi con tende chi con sacchi a pelo. Alcuni sono medaglia d’oro di salto della presa al volo del plettro/bacchette della batteria. All’apertura dei cancelli corrono come nemmeno Bolt farebbe ed arrivano alla transenna collassati ma felici. Sono la categoria meno problematica perché non causa eccessivi fastidi, a parte il guardarti dall’alto in basso come se tu avessi preso un posto di merda rispetto al loro, nonostante ti trovi in seconda fila.
9 – Lo sbronzo pogatore
Immancabile. Forse la categoria più pericolosa tra tutte quelle sopra elencate. Sono ancora sconosciute le ragioni per cui questa figura mitologica spenda dei soldi per comprare il biglietto di un concerto di cui non ricorderà assolutamente niente il giorno dopo.
Possiamo distinguere almeno due sottocategorie: lo sbronzo simpatico e lo sbronzo molesto.
Il primo può essere piacevole, lanciandosi in battute o aneddoti divertenti che intrattengono durante l’attesa dell’inizio del concerto. Con lo sbronzo molesto invece sono problemi veri. Costui non ha la percezione dello spazio intorno a sé, i suoi sensi sono completamente annebbiati e diventa altamente rischioso quando la band suona i pezzi particolarmente movimentati: farà infatti partire un pogo che rasenterà l’indemoniato, e sarai spacciato se non troverai qualche via di fuga.
10 – Quelli che “è la mia prima volta” ovvero “non so che cosa ci faccio qui”
Si son fatti convincere dall’amico ad accompagnarlo al concerto, anche se magari quella band non gli piace particolarmente o conosce solo poche canzoni. Li vedi li, spauriti, in mezzo alla folla guardandosi intorno. Prima che possano rendersi conto di cosa sta succedendo, verranno in contatto con uno o più soggetti delle altre categorie, cosa che oltre a scioccarli, probabilmente li spingerà a non andare mai più ad un concerto per il resto della loro vita.
11 – Quelli con il cellulare
Categoria che, in quanto all’essere fastidiosa, se la gioca con lo sbronzo pogatore.
“Penso sia da idioti. Penso che il fatto che qualcuno venga ad uno show, spenda dei soldi per venirci e che se ne stia in piedi a tenere il dannato cellulare sopra la testa per 90 minuti sia patetico. Questo distrugge completamente lo scopo di venire ad un live show”.
Basterebbero solo queste parole di Scott Ian (ANTHRAX) per definire al meglio i portatori di questo morbo che purtroppo si sta espandendo a macchia d’olio. In fondo, tutti scattiamo qualche foto durante il concerto. Qualche! Ma è mai possibile passare un intero concerto con il cellulare in mano?
Stesso discorso per gli I pad e per il terribile selfie stick, usato compulsivamente per fare foto e video come se non ci fosse un domani. Ovviamente tu, fortunatissimo, sarai costretto a seguire il concerto cercando di farti largo tra le centinaia di braccia alzate che brandiscono questi aggeggi tecnologici.
Foto Copertina di Serena De Angelis