A sei anni di distanza dal precedente album di debutto solista “Simple Present“, torna il songwriter Milo Scaglioni con “Invincible Summer“, il nuovo disco disponibile in distribuzione Artist First da venerdì 5 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali. Un nuovo capitolo già anticipato dal singolo “Locked in a circle“, pubblicato a dicembre: un secondo romanzo di formazione musicale firmato dal menestrello che ama la psichedelia (come lo ha definito XL Repubblica nel 2017). “Invincible Summer”, questo il titolo del nuovo album, fa riferimento ad un verso di una poesia di Albert Camus, in parte abbandona l’oscurità psichedelica a cui ci aveva abituato Milo Scaglioni, per accompagnarci verso una nuova dolce-amara e sopravvissuta speranza: quella di chi vive un’invincibile estate, anche nel più freddo degli inverni. Mentre “Simple Present“ si ispira alla psichedelia dei tardi anni 60 e al cantautorato di autori come Elliott Smith e Nick Drake, la sua seconda raccolta di canzoni in inglese,“Invincible Summer“, spazia in una direzione più ecclettica, abbracciando mondi sonori che partono dall’intimismo di una canzone come “Sketches in the sand” e arrivano all’urlo di un pezzo come “Electric Shush“, passando attraverso brani dalla psichedelia alla Velvet Undrerground, per poi virare verso un Richard Ashcroft del primo periodo solista e ripartendo per un viaggio in treno dalla Francia all’Olanda, nella storia di un amore da nouvelle vague raccontata in “From Paris to Amsterdam“.
Ne abbiamo parlato in questa intervista a Milo Scaglioni, buona lettura!
Ciao Milo e benvenuto! Come nasce il tuo nuovo disco, “Invincible Summer”?
Il disco nasce dalla volontà di fare musica e dalla necessità di scrivere ciò che non riesco a dire bene a parole.
Nel titolo c’è della ‘’poesia’’. A cosa ti sei ispirato a livello di altre arti mentre scrivevi questi brani?
Sinceramente, anche se non sono un’esperto di nulla, sono molto curioso e cerco di frequentare il più possibile il mondo delle arti, qualunque cosa questa affermazione possa voler dire. Tutto mi influenza, o almeno me lo auguro. Mi piace molto quel che ho letto di Camus. Lessi una sua poesia anni fa e mi colpì molto perché diceva meglio di me quello che sentivo. Mi è ritornata sotto gli occhi nel momento in cui cercavo un titolo per il disco e per me calza a pennello.
Quanto sei cambiato dai tempi del tuo album di debutto solista “Simple Present”?
Non saprei, so di essere cambiato, questo si, ma dovresti chiedere a chi mi conosci per una risposta oggettiva. Sono più a mio agio con me stesso credo, mi importa molto poco oggi l’opinione del mondo (eccezion fatta per veramente poche persone) e spero di riuscire a mantenere questa attitudine fino all’ultimo.
Sei in tour con i Baustelle: com’è avvenuto questo incontro?
Ho semplicemente ricevuto un messaggio da Francesco Bianconi, che non conoscevo personalmente. Decisamente sorprendente. Gli sono ovviamente grato per avermi “scelto” e l’esperienza è stata fin qui molto gratificante sia artisticamente che umanamente.
Stai preparando invece delle date per presentare “Invincible Summer”?
Sono all’opera si, anche se il carico di lavoro coi Baustelle ha reso il procedimento un po’ più lento. Ma ci vediamo presto in giro, decisamente.
Che musica ascolta Milo Scaglioni?
Davvero di tutto, in questo istante sto ascoltando the worm’s heart (2018) di The Shins.
Infine, quali sono i tuoi prossimi progetti e come possiamo seguirti?
Mmm, prossimo progetto farmi un piatto di pasta al pesto di spinaci fatto con le mie mani…per seguirmi potete usare i soliti canali social (miloscaglioni23), bando alla timidezza, venite a salutare.
Rock’n’roll lover. Afterhours Lover. Good lyrics lover.