Non so a voi, ma a me i Red Hot Chili Peppers sono mancati moltissimo.
Forse perché ho ancora nelle orecchie i suoni del concerto torinese a cui ho assistito qualche anno fa: un live esplosivo, energico, nel quale il non sempre intonatissimo Anthony Kiedis, nel complesso non ha sfigurato vocalmente; o forse perché nessuno più di loro -Bruce Springsteen a parte- mi fa pensare all’America, e mi trasporta idealmente a Los Angeles, a surfare tra le onde e sfrecciare sullo skateboard in costume.
Lo scorso 4 febbraio è uscito, cogliendo un po’ tutti alla sprovvista, Black Summer, il singolo col quale la band si è ripresentata sulla scena musicale dopo alcuni anni di assenza; ma la vera sorpresa sta nell’insperato rientro di Jack Frusciante, che aveva detto addio ai suoi compagni di viaggio (una seconda volta) nel 2009.
Il chitarrista è “tornato nel gruppo” e, con tutto il massimo rispetto per chi ne ha preso degnamente il posto durante la sua lunga assenza, non si può dire che non si senta.
Black Summer, ad esempio, nel quale il solo assolo di Frusciante vale l’ascolto, è uno di quei pezzi di cui ti innamori subito, dopo le primissime note, e che sai entreranno a far parte della tua personale playlist di brani favoriti, quelli dei quali ricorderai sempre il ritornello e che non ti stancherai mai di ascoltare. Chi è già un po’ più maturo, non potrà esimersi, sentendolo, dal fare un salto indietro nel tempo, a quel favoloso album che è stato Californication: Black Summer ci riporta, prepotentemente, a quegli anni e a quelle atmosfere, innescando, negli ascoltatori, una violenta nostalgia del passato. Suggestivo anche il video in cui, peraltro, è impossibile non soffermarsi ad osservare i fisici, ancora scolpiti, di questi non più giovanissimi rockers.
Di diverso tenore è il secondo singolo estratto dall’album, Poster Child, che si presenta come un divertente pezzo pop-funk capace di fissarsi subito nella mente e di indurre un’irresistibile voglia di muoversi al ritmo di musica.
Le tracce dell’album sono tante e, stante le premesse, c’è da immaginare che non mancheranno di divertire, incantare ed emozionare i seguaci della band, ma anche di far breccia nel cuore dei più giovani.
Kiedis e soci saranno in Italia per un’unica data, il prossimo 18 giugno, sul palco del Firenze Rocks, nel corso del tour europeo di promozione dell’album.
Se non avete ancora avuto modo di vederli dal vivo…fateci un pensierino: non ve ne pentirete!

Appassionata di musica, giornalismo, scrittura e danza, ama vivere nella sua riservata Torino, ma adora il Sud Italia, nel quale affondano le sue origini.