I Liv Charcot presentano il loro nuovo Ep “Argento” – INTERVISTA

di Alessia Andreon

Di recente i Liv Charcot hanno pubblicato “Argento”, il loro nuovo EP , composto da 4 tracce: “Satana”, “Giocare col tempo”, “Parlami” e “Povero Cristo”.

Il singolo “Giocare col tempo“, secondo estratto dopo “Satana”, è stato prodotto da Lorenzo “Moka” Tommasini presso Macinarino Recording, con la preproduzione di Nicola Porciani presso lo presso lo Studio20.

Nel brano hanno suonato Lorenzo Cominelli (voce e basso), Tommaso Simoni (chitarra), Alessio Carnemolla (batteria) e Nicola Porciani (tastiere).

“Argento” rappresenta per la band un punto di svolta, un ritorno, un vero e proprio riassunto di quello che sono e che sentono ad oggi i Liv Charcot.

Ciao ragazzi, benvenuti su Inside Music,

Il vostro nuovo singolo s’intitola “Giocare col tempo”, una riflessione sul come il presente venga vissuto a metà, perché siamo sempre imprigionati nel passato o troppo tesi al futuro. Voi come vi sentite in questo momento?

Assolutamente lanciati verso il futuro! Alla fine è bello concentrarsi sul presente ma anche viaggiare con la mente.

Sperare in un futuro migliore e costruire delle opportunità è il miglior modo per creare un nuovo presente.

Infatti, mentre stanno girando online e in radio i brani di “Argento”, noi stiamo già a pensando all’autunno, a produrre nuove canzoni!

Avete scelto di aprire l’Ep con la cupa e riflessiva Satana, un singolo decisamente diverso da “Giocare col tempo”…

Esatto, “Satana” è il pezzo che apre l’EP, volevamo un’apertura di impatto e probabilmente ci siamo riusciti.

Un pezzo non proprio ‘easy listening’, né per la struttura visto che non ha neppure una forma di canzone, né per il contenuto visto che tratta un tema forte come quello della depressione e del ‘buio mentale’.

Volevamo entrare subito nel vivo, fin dalla prima traccia, e catapultare immediatamente l’ascoltatore nel nostro immaginario.

Il filo conduttore dei 4 brani raccolti nell’Ep è il tempo. Sono stati scritti volutamente su questa tematica o vi siete accorti dopo che c’era un denominatore comune?

Sai che non ci avevo fatto caso? Devo assolutamente darti ragione, ma d’altronde il tempo è il filo conduttore di tutto no? Il filo conduttore per eccellenza! Quindi sì, ma giuro, non avevamo alcuna intenzione di fare un “concept album”.

La scaletta dei brani si evolve in un crescendo di sonorità psichedeliche e suoni distorti, quasi a voler portare al centro la musica. È così?

Per noi è davvero così. La musica è la prima cosa che nasce nel nostro processo creativo, ed è poi la parte musicale che si porta dietro tutto il resto, fino anche a ‘dettare’ alcune parole chiave del testo.

Ci capita praticamente sempre di individuare un giro, un ambiente sonoro, sopra al quale mi metto a cantare una lingua inesistente dalla quale però escono fuori due o tre parole che invece esistono, e non sono mai casuali, sono le gemme da cui nasce poi il testo definitivo di quel brano, e quelle sono dettate dall’habitat in cui nascono: la musica appunto.

È molto interessante anche che abbiate scelto di intitolare l’Ep “Argento”, che assume una doppia valenza, legata alle proprietà del metallo e alle credenze popolari, ma anche un materiale meno pregiato dell’oro…. Quale significato o proprietà gli attribuite voi?

Anche qui è stato un processo “auto-creativo”, nel senso che siamo partiti dalle immagini e da lì sono scaturite le parole, anzi La Parola.

Abbiamo chiesto alla fotografa e artista creativa Viola Buti di farci delle foto che rappresentassero la musica del disco, e ci ha proposto un set fotografico notturno in cui la nostra pelle veniva ricoperta da questo body painting metallico e luccicante.

Ci è piaciuto subito, ma era difficile descrivere a parole come e perché questa cosa descrivesse bene il nostro disco.

Da quel set è nata poi la doppia copertina fronte retro che vede queste due macro della faccia mia e di Tommaso.

Volevamo una grafica pulita, niente scritte, e ci siamo chiesti “ma la gente poi come chiamerà questo album?

Noi, per dire, cosa scriviamo come titolo quando lo inseriamo nella distribuzione digitale? e ci siamo risposti “io lo chiamerei semplicemente argento… hai sentito l’album argento dei Liv Charcot?” – “Perfetto! Ottimo, chiamiamolo Argento”.

E allora ci siamo chiesti: cos’è l’argento? È proprio quello di cui parliamo nel disco da vari punti di vista.

Una facciata meravigliosa e luccicante, resistente all’usura e agli attacchi del tempo, un talismano sacro di durata e perfezione, che però allo stesso tempo non è il “miglior” materiale.

Non si da mai come medaglia al primo, ma al secondo! E quindi rappresenta anche tutta una parte di emozioni e sensazioni negative come la frustrazione, l’invidia, l’eterno rincorrere qualcosa di irraggiungibile.

Un materiale prezioso, unico e complesso, che ben rappresentava la complessità che proviamo a descrivere con le nostre canzoni.

Questa estate vi vedremo sul palco di qualche festival in giro per l’Italia?

Questa estate sarà difficile, dobbiamo ancora tirar fuori un po’ di pezzi; vi confessiamo che ci sono due canzoni pronte che non abbiamo fatto uscire, e altre su cui stiamo lavorando per registrare entro la fine dell’anno.

Diciamo che sarà più probabilmente vederci live questo inverno! E non vediamo l’ora…

GIOCARE COL TEMPO – Liv Charcot
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