Tra bellissime sorprese e qualche performance sottotono, abbiamo dato il nostro giudizio sui 24 protagonisti della 69esima edizione del Festival di Sanremo.
MAHMOOD: Sa stare sul palco, un mix di trap e pop. Al passo coi tempi.
ENRICO NIGIOTTI: Canzone nostalgica, un po’ troppo forse, risulta un pochino vecchia. Ma lui è bravo e scrive bene.
IRAMA: Carina l’idea del gospel, l’impegno c’è. Da riascoltare.
ANNA TATANGELO: La voce c’è. Solo quella però.
EX-OTAGO: In molti tra gli addetti ai lavori si aspettavano qualcosa di più forte da loro, ma la canzone risulta debole.
EINAR: Scontato, prevedibile.
GHEMON: Ha una bella voce soul, pezzo di nicchia.
NEGRITA: Il testo è il loro marchio di fabbrica. L’arrangiamento risente dell’orchestra.
ARISA: Sorprendente: due canzoni in una. Energica e positiva. Brava.
ACHILLE LAURO: Se i giovani d’oggi ascoltano lui, fatevi una domanda e datevi una risposta.
SIMONE CRISTICCHI: Intenso, emozionante, un’opera poetica.
PATTY PRAVO e BRIGA: Una coppia di artisti agli antipodi, paradossali. Canzone piatta.
BOOMDABASH: Benvenuti alla 69esima edizione del Festivalbar.
MOTTA: Canzone dal titolo attualissimo, Viva l’Italia, da lui però ci si aspetta un ritornello diverso. Con il freno a mano tirato.
PAOLA TURCI: Personalità, eleganza e brillantezza. Brava Paola.
ULTIMO: E’ l’artista del momento, la sua bravura è un dono naturale. Qualche piccola stonatura è arrivata, emozionato.
FEDERICA CARTA e SHADE: Sentita e risentita, per adolescenti innamorati.
DANIELE SILVESTRI e RANCORE: Magnifici. Pezzo da teatro-canzone, un mix fra rap e rock di disarmante bellezza.
LOREDANA BERTE’: Papabile Premio Mia Martini. Forte come il rock and roll.
IL VOLO: I soliti. Pezzo che suona vecchio.
THE ZEN CIRCUS: Grande pezzo, grande testo. Probabilmente gli unici a usufruire nel miglior modo dell’orchestra. Rock band.
NEK: Bel ritmo, bell’arrangiamento, bella voce. Ma il ritornello è ripetitivo. (La sua bellezza non ha rivali)
NINO D’ANGELO e LIVIO CORI: Alzi la mano chi ha capito qualcosa. Troppe imprecisioni, anche se il testo è bello e intenso.
FRANCESCO RENGA: Non pervenuto. Sottotono, emulatore di sé stesso. Peccato, ci si aspettava di più.
Si appassiona alla musica sin da bambino, scoprendo la vena rock n roll alla tenera età di 8 anni folgorato dall’album EL DIABLO dei Litfiba e PARANOID dei BLACK SABBATH. Nel 2010, insieme a due amici, Alessio Mereu e Alessandro Cherubini fonda il LITFIBA CHANNEL che di li a poco diventerà la radio ufficiale della storica rock band di Piero Pelù e Ghigo Renzulli, all’interno della quale conduce il programma SOGNO RIBELLE scoprendo e intervistando insieme a GRAZIA PISTRITTO band come IL PAN DEL DIAVOLO, BLASTEMA, KUTSO, ILENIA VOLPE, METHARIA, FRANCESCO GUASTI, PAVIC, UROCK. Format portato anche in formato live organizzando serate di vera e propria musica live in alcuni locali di Roma. Nel 2017 dopo tre anni alla direzione di una webzine, decide di fondare e dar vita a INSIDE MUSIC insieme alla socia MARTA CROCE.