Home Live Report Non c’è palco che tenga: i Fask lo butteranno giù. Cosa è successo a Firenze.

Non c’è palco che tenga: i Fask lo butteranno giù. Cosa è successo a Firenze.

by Paola Pagni

O se non altro lo faranno diventare tutt’uno con la platea. È stata proprio questa la sensazione avuta ieri al concerto che i Fask hanno tenuto al Tuscany Hall di Firenze.

Un unico corpo in movimento, agitato, sudato e felice, senza soluzione di continuità tra palco e pubblico: una simbiosi perfetta ed imprescindibile quella tra la band di Perugia ed i loro fans.

Un’energia fuori dal normale quella sprigionata dai Fask e soprattutto dal cantante Aimone Romizi, che con il piglio sempre più raro di vero frontman alternative rock, non si risparmia mai per nessuna canzone.

Non solo infatti Aimone copre tutto il palco mentre canta, ma invade più volte persino la platea.

Ormai cult il momento in cui sale sulle spalle di un fan e si mette a suonare il timpano di una batteria in mezzo al pubblico, ma ancora più allucinante è stato ieri il crowdsurfing.

Qui dobbiamo fare una piccola premessa: già nei concerti precedenti il frontman si era fatto “crowdserfare” fino al punto ristoro nella sala, per farsi un drink. Questa volta però i fan, anziché portarlo lì, lo hanno traghettato letteralmente al bar, che nella location in questione è addirittura fuori dal parterre, in un’altra sala.

La totale tranquillità con cui poi è sceso e rientrato in sala attorniato da i suoi occasionali “portantini” la dice lunga sul rapporto che i Fask hanno saputo instaurare con chi li segue ormai da molti anni.

Sì, perché I Fask non sono certo una band dell’ultimo minuto, e la loro lunga (ma soddisfacente) gavetta, si vede tutta nel live, cartina al tornasole inconfutabile quando si tratta di rock ‘n roll.

Sicuramente il loro sound, come succede a tutte le band “vive”, ha subito un’evoluzione, virando leggermente da sonorità più grezze ed alternative, ad un più accessibile indie rock; questo però non toglie nulla alla loro performance dal vivo, che non solo convince, ma stravince proprio. Su tutto.

Emozione, grinta, energia da vendere, sano sudore e voglia di gridare a squarciagola. Gli ingredienti per un live potente e trascinante ci sono tutti, compreso quello principale: una band che sa suonare, che ne ha voglia e che lo vuole far sapere a tutti. Firenze ieri l’ha sicuramente capito. Loro sono i Fast Animal and Slow Kids, e vengono da Perugia. (cit.)

La setlist dei Fask:

  1. Vita sperduta
  2. Come un animale
  3. Annabelle
  4. Dritto al cuore
  5. Lago ad alta quota
  6. Canzoni tristi
  7. Stupida canzone
  8. Rave
  9. Fratello mio
  10. Coperta
  11. Come reagire al presente
  12. Forse non è la felicità
  13. Senza deluderti
  14. Animali notturni
  15. Cosa ci direbbe
  16. Non potrei mai
  17. A cosa ci serve

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