A pochissimi giorni dall’inizio della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo continua il nostro viaggio alla scoperta dei protagonisti della più celebre kermesse canora italiana. Attraverso una biosong di cinque brani ripercorriamo quelle che sono state le tappe fondamentali della carriera artistica degli Ex-Otago, band genovese indie-pop (o se preferite it-pop) alla prima apparizione sul palco del Teatro Ariston, dove presenterà il brano “Solo una canzone”.
I primi due album (in inglese): “The Chestnuts Time” e “Tanti Slauti”
“Otago è il nome di una squadra di rugby della Nuova Zelanda che vince il campionato contro ogni pronostico. Fantastico! Suona bene e ci piace pure il concetto! Bene… dopo 5 minuti non ci piaceva più. Ci siamo sciolti e riformati come Ex-Otago”
Gli Ex-Otago si formano a Genova nel 2002, la prima formazione era composta da Maurizio Carucci, Simone Bertuccini e Alberto “Pernazza” Argentesi: l’album d’esordio s’intitola “The Chestnuts Time” ed è scritto tutto in lingua inglese. Nel corso degli anni, però, la band ligure modifica il proprio stile musicale, passando dal pop acustico ad uno ricco di arrangiamenti, orchestrali ed elettronici, come testimonia il secondo disco “Tanti saluti”, anche quest’ultimo autoprodotto così come il primo.
L’iniziativa Anche io produco gli Ex-Otago: “Mezze stagioni”
Ma la vera e propria svolta artistica avviene in occasione dell’ingresso di Francesco Bacci ed Olmo Martellacci nel gruppo, quando nel 2011 viene rilasciato “Mezze stagioni”, prodotto tramite l’azionariato popolare nell’ambito dell’iniziativa “Anche io produco gli Ex-Otago”, la quale prevede che i fan della band divengano anche produttori, acquistando un’azione e finanziando in questo modo l’album. Brano di punta di questo disco è certamente “Costa Rica”.
L’album suonato con strumenti di legno: “In capo al mondo”
In seguito al tour promozionale del terzo album, Alberto “Pernazza” Argentesi abbandona la band e a questo punto gli Otaghi cambiano nuovamente veste: nel nuovo progetto discografico “In capo al mondo”, infatti, il gruppo accantona quasi del tutto i suoni più elettronici a favore di strumenti di legno come il charango, la chitarra classica e l’Harmonium indiano. “Foglie al vento” è il titolo del primo singolo estratto dal disco pubblicato nel 2014 tramite crowdfounding.
L’ingresso in Garrincha e la collaborazione con Cantaluppi: “Marassi”
Nel 2016 Gli Ex-Otago fanno il loro ingresso nel roster dell’etichetta indipendente Garrincha Dischi, per la quale pubblicano il loro quinto album in studio “Marassi”, che vede la partecipazione di Matteo Cantaluppi in qualità di produttore artistico e sound engineer. Il disco, il cui titolo è dedicato al quartiere genovese ”da cui è partito tutto”, riscuote sin da subito recensioni molto positive dalla critica ed un più che discreto successo di pubblico, “Quando sono con te” è il primo brano della band ad entrare in rotazione radiofonica.
Il successo e la riedizione con featuring e remix: “StraMarassi”
Visto il successo ottenuto da “Marassi” e dai suoi singoli estratti, Maurizio Carucci & Co. decidono di incidere una riedizione del lavoro discografico, arricchito da importanti featuring e suggestivi remix: ecco, dunque, “Stramarassi”, prodotto da INRI e Garrincha Dischi. Tra le collaborazioni più significative di questo progetto figura certamente quella con il rapper non-rapper torinese Willie Peyote sulle note del pezzo “La nostra pelle”, che costituisce il capitolo conclusivo della saga “Marassi”.
La partecipazione al Festival di Sanremo: “Corochinato”
Archiviato “Marassi”, gli Otaghi tornano in studio per registrare il loro nuovo album in uscita il prossimo 8 febbraio, si intitolerà “Corochinato” in onore di un aperitivo tipico genovese (una sorta di miscuglio tra vino bianco e china): il disco includerà anche il brano “Solo una canzone”, che verrà presentato al Festival di Sanremo 2019 ed interpretato in duetto con Jack Savoretti nella quarta serata. Uno dei singoli già estratti in anteprima è la ballata “Questa notte”.
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