“Alleluia” è il nuovo singolo di Eugenio Picchiani, un brano che racchiude un forte messaggio di spiritualità e speranza, accompagnato dalla profonda gratitudine per Madre Terra, che va rispettata, amata e protetta.
Solo ritrovando e conservando i valori che ci aiutano a sentirci vivi e uniti si supera l’insuperabile.
Il videoclip, ambientato nel piccolo borgo di Sterpeto di Assisi in Umbria, aiuta contestualizzare la canzone in un luogo in cui la semplicità e la bellezza fanno da cassa di risonanza al messaggio di pace del brano.
Attraverso il “donatore di luce”, interpretato da Massimo Zamponi, il “senzatetto” interpretato da Riccardo Frezza e la “ragazza pura di cuore” interpretata da Fabiola Morabito, traspaiono l’amore e l’energia sprigionata dalla generosità.
Ciao Eugenio, benvenuto su INSIDE MUSIC!
Iniziamo parlando del tuo nuovo singolo:
Da cosa nasce l’esigenza di cantare un “Alleluia” al creato?
L’esigenza nasce da un sogno fatto a fine pandemia, un sogno musicale meraviglioso, dove io dirigevo un grande coro che intonava questo insolito, sconosciuto ma profondamente sentito, Alleluia!
Nel cuore della notte mi sono alzato, ho accolto questo dono e subito ho registrato ciò che avevo impresso.
Dal giorno dopo Alleluia prendeva già forma con le sue note.
Sicuramente, questo messaggio di speranza a difesa di ogni forma di vita, a difesa di Madre Terra, con la volontà e la gioia di essere uniti, nasce da un sentire, dal percepire e cogliere attraverso i sensi, tutto “quello” che gira intorno.La sensibilità è l’ingrediente principale che genera riflessioni che il più delle volte comunico in musica.
È una tua particolare sensibilità che ti ha guidato visto che, tra l’altro, hai girato il video in una zona come Assisi che è stata colpita dal sisma nel ’97?
L’Umbria, il piccolo Borgo di Sterpeto nel comprensorio Assisano sono stati scelti poiché rappresentavano in pieno il messaggio di “Alleluia”, un messaggio di semplicità, universalità e speranza, unione e pace.
Tutti valori di cui in questo momento necessitiamo sempre di più.
Nel video della tua canzone metti in risalto quanto, a volte, si diano per scontati i gesti d’affetto e le piccole cose. La pandemia ci doveva migliorare anche sotto questo aspetto ma forse ci ha solo inariditi….
Credo che tutto parta dal valore delle piccole cose, dei piccoli gesti d’amore che non sono affatto scontati perché uniti tutti insieme superano ciò che spesso appare impossibile.
La pandemia sembrava ci avesse uniti tutti in un modo speciale ma era solo un valore assoluto che non corrisponde alla realtà, dove facciamo fatica a mettere in atto i buoni propositi.
È stato un bisogno di unione e forza d’insieme che prendeva forma nella proibizione e nella costrizione forzata, alla rinuncia che abbiamo subito e vissuto … allora è lì che abbiamo ridato valore a molte cose che non avevano nessuna importanza, facendo buoni propositi per un futuro che sembrava non arrivare più.
Poi, si sa, tornati ad un’“apparente” libertà, tutto si è dissolto, lasciando solo tanta incertezza e confusione in tutti. Sarà lo spirito di sopravvivenza che ci spinge molto avanti con una certa superficialità a difesa di ciò che pesantemente ci accade intorno.
La pandemia ci ha tolto tutto ma ci ha anche aiutato a rivalutare molte cose…ora sta a Noi continuare a valorizzarle e a sostenerle.
Oltre al mendicante e alla ragazza “pura di cuore” c’è anche una terza figura… una sorta di angelo che osserva e accompagna l’evoluzione della storia. Tu hai mai incontrato persone così?
Sì ho incontrato parecchie persone con un grande cuore, speciale è stato l’incontro casuale con Madre Teresa. Ci sono angeli sulla terra che aiutano, i più grandi sono sempre con e tra gli “ultimi”.
Il personaggio che ho pensato come “donatore di luce” è colui che porta positività, aiuto e luce nella vita di chi ha bisogno, anche con un piccolo gesto, una parola di sostegno, un abbraccio che unisce…
La scelta dei protagonisti visivamente richiama alcuni film come “The Passion” e “Gesù di Nazareth”. Hai una propensione per l’arte in generale, anche cinematografica?
Ho sempre scritto (o quasi) in prima persona il soggetto dei miei videoclip e anche di “Alleluia” che ho pensato come se fosse un microfilm.
Inoltre spesso mi sono interessato ai montaggi perché il Cinema è più che creazione e mi appassiona da sempre, tanto che la maggior parte dei miei ultimi singoli e relativi videoclip si sono uniti a cortometraggi, grazie al prezioso consiglio di Francesca Piggianell.
Partendo da “Eclissi”, premiato a “Romavideoclip – il cinema incontra la musica”, dove omaggio il Cinema, esaltandone la magia e la forza come scrigno di memoria storica.
Ispirato dal cortometraggio di Eclissi di Valerio Carta, un’insuperabile Sandra Milo ha fatto da protagonista.
Anche il videoclip di “Cappellaio Matto” il singolo dedicato alle donne vittime di violenza, trova sinergia con il film corto di Fabio Schifino My Dolly, protagonista la bravissima Antonella Ponziani.
In “Alleluia” tutti i protagonisti, diretti da Nino Villani, hanno sposato il brano cogliendone il giusto sentimento e la giusta espressività.
Il messaggio della canzone è che uniti si supera l’insuperabile. In questi giorni stiamo assistendo all’ennesima catastrofe causata dalla natura che si ribella all’uomo e, nel contempo, allo sforzo di tanti volontari per aiutare le popolazioni colpite.
È questa l’unità a cui fai riferimento nella canzone?
Si è proprio questa l’unione che può salvarci, la forza d’insieme, noi gocce che insieme creiamo un grande mare di solidarietà che muove grandi energie e genera coraggio fruttuoso per un concreto aiuto, un forte sostegno per sentirsi tutti meno soli e più incoraggiati a ripartire.
È consolante sapere che ci sono tante persone speciali come i volontari che notte e giorno si adoperano ad aiutare sfollati e persone distrutte dal dolore delle perdite.
Questa canzone apre le porte ad un discorso più ampio a cui stai lavorando per il prossimo futuro?
Sì, gli ultimi singoli in ordine di uscita “Eclissi” “Cappellaio matto” “Il circo” e adesso “Alleluia” fanno parte di un album di prossima uscita dal titolo “Anima”.
Il disco conterrà anche un brano ancora inedito che si avvalora della preziosa partecipazione di una grande artista, Mariella Nava.
Non vedo l’ora di presentarlo in concerto per condividere con voi tutta la mia musica!

Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)