Etta è una giovane cantante che col suo primo album, DIVƎRƧO, sta facendo molto parlare di sé. L’abbiamo incontrata per capire cosa si nasconde dietro le sue canzoni e per conoscerla meglio.
1) Il tuo album si intitola “diverso”. Da chi rivendichi questa diversità?
Diverso è una provocazione. Diverso infatti vuol dire verso un’altra direzione, nulla di discriminante.
La diversità è solo un filtro che mettiamo davanti ai nostri occhi , qualcosa che ci impone la società. Per me diverso è la strada che ho intrapreso verso la musica che spero mi porterà tante soddisfazioni. Per me non ha nessuna accezione negativa né positiva , è il mio cambio di rotta guidato da nuove consapevolezze. Non posso essere diversa da nessuno solo da me stessa
2) Essendo tu un’artista giovane, quali sono i tuoi punti di riferimento nel panorama musicale italiano?
Mi piace ascoltare molta musica e scrivendo anche i testi delle mie canzoni presto attenzione a tante sfumature, adoro i grandi cantautori come Battisti e Dalla ma cerco di ascoltare anche tanti artisti sull’onda del momento. Stimo molto Ultimo, e Francesca Michielin.
3) Come nascono le tue canzoni, parti dalla musica o dal testo?
Non riesco a prescindere una cosa dall’altra. Di solito registro una melodia canticchiando delle parole, e poi da un’idea sviluppo il resto.
4) Quanto c’è di autobiografico all’interno dell’album, penso al singolo che ha anticipato l’album “il mio supereroe”?
C’è tutta me stessa. Non riesco a nascondermi quando scrivo le mie canzoni. Sono come un libro aperto, racconto di tutto ciò che mi rappresenta. Nel caso specifico del mio primo singolo ho riportato un pezzo della mia vita che mi ha segnata, spogliandomi di tutte le paura e di tutte le mie fragilità
5) Quali sono state le critiche più utili che ti hanno rivolto per farti crescere nel tuo percorso artistico?
Sicuramente quelle mosse dal mio produttore Enzo Russo, che conoscendomi cerca di tirare fuori il meglio da me. Le altre critiche le prendo con le pinze. Cerco comunque di ascoltare tutti ma quello che faccio racchiude le mie emozioni. Emozioni che non riesco a filtrare e arrivano dritte in faccia, il mio obbiettivo non è di piacere a tutti ma di dare voce a quelle emozioni.
6) C’è un artista con cui desidereresti, un domani, scrivere o cantare un brano insieme?
Mi piacerebbe cantare con Jovanotti, scrivere con lui e imparare a essere diretta e dolce allo stesso tempo. Ci sono davvero tanti artisti con cui mi piacerebbe scrivere o cantare, penso possa essere sempre costruttivo e emozionante!
7) Nel tuo album c’è anche una rivisitazione di un brano dei Cure una scelta che potrebbe apparire insolita rispetto al tuo genere di riferimento. Come è nata?
Le canzoni che scrivi, in generale, sono dettate dai tuoi ascolti. Io iniziai a scrivere una melodia con un testo per farlo ascoltare al mio produttore. Fu lui ad intuire lo spunto di Close to me, allora abbiamo deciso di creare un qualcosa di insolito. Devo ammettere che ci siamo divertiti molto, adoro i Cure e spero non mi odieranno ♡
