Giovanni Imparato, Marco Cappelli, Louis Siciliano sono tre musicisti italiani di fama internazionale e insieme sono gli Esencial3io=.
INVOCATION è il primo album degli Esencial3io= come formazione: un mix di musica elettronica, world-music, jazz e sperimentazione dell’Electronic Global Music, che crea un’alchimia dei colori sonori, in grado di far viaggiare con l’immaginazione.
Questo album è, quindi, l’incontro di tre eccellenze musicali, fieramente italiane, che, dopo varie esperienze all’estero, hanno deciso di tornare a far musica nella loro terra.
È proprio questa la prima curiosità che cercherò di soddisfare in questa intervista agli Esencial3io=:
Avete costruito la vostra carriera prevalentemente all’estero: come vi trovate a proporre un disco abbastanza innovativo in Italia?
A pochi giorni dall’uscita siamo a 20.000 ascoltatori su Spotify. Sono numeri da Pop. Il disco è uscito in tutto il mondo. Hanno parlato di noi la Fox, il New York Chronicle, il Los Angeles Reporter e moltissime televisioni, magazines e giornali nel mondo.
Siamo felicissimi a maggior ragione di poterlo proporre in Italia, un paese meraviglioso ma dilaniato negli ultimi 20 anni da il trash televisivo e dai talent show che ha fatto smarrire il pubblico nei rivoli della banalità.
Io credo fermamente che gli italiani meritano di più! A tutti i livelli, dalle proposte artistiche alla gente che entra in politica, dalla qualità di vita delle città alla pressione fiscale che prende tantissimo dalle tasche dei cittadini ma in cambio da poco in termini di qualità.
Siete tre musicisti di estrazione molto diversa, da chi è partita l’idea di mettervi insieme e comporre questo disco?
L’idea è partita da tutti noi ma sono stato io a premere affinchè accadesse celermente.
Considerando il rigore e l’integrità artistica dei miei compagni di viaggio, si rischiava di allungare i tempi, perché da grandi professionisti quali sono, il lavoro in studio può durare mesi.
Invece, trattandosi di composizione in tempo reale, di musica del “qui ed ora” da produttore e discografico (in qualità di Ceo di Magic&Unique Group una delle realtà discografiche indipendenti più interessanti nel panorama internazionale) ho ritenuto opportuno che la dimensione più interessante e pregnante da catturare per un album è quella live.
È così è nato INVOCATION.
Le vostre rispettive esperienze in ambito internazionale sono senz’altro un arricchimento per il sound del trio. Come siete riusciti a far “incontrare” i vostri generi musicali in questo album?
La Musica è una Verità prismoidale. Come afferma Alejandro Jodorowsky, sulla cima della montagna ci puoi arrivare da vari lati, ma sulla cima, l’essenza della spiritualità è la stessa.
La Musica è la nostra via spirituale ed è questo il background comune che fa in modo che anche attraversando territori sonori molto differenti da loro ci sia sempre una coerenza e una direzionalità nella nostra Musica.
Invocation è stato registrato la scorsa estate durante una performance live al Cibaldone Music Festival 2021 di Roma, il fatto che sia un live aggiunge una sfumatura diversa al vostro suono?
La Musica è solo quella live. È stata così per millenni e sarà così. I corpi sottili e le energie vitali possono essere raggiunti per pubblico e musicisti solo con l’esibizione dal vivo. Lo studio è un invenzione dell’industria fonografica nei primi del 900.
È innegabile che in studio si possa essere creativi, io spendo 18 ore al giorno a comporre e a lavorare in sala di incisione ma la ritualità del concerto è qualcosa di magica che ci collega alla reale “essenza” di questa Arte del Qui ed Ora che è la Musica.
L’uscita del disco sarà occasione per nuovi live?
Dal 27 Ottobre saremo al Womex in Portogallo, poi partiremo per un tour negli States. Io spero di fare tanti live e registrarli un po’ tutti, visto che ogni nostra performance è unica e irripetibile.
Vi aspettiamo alle nostre performances per fare Musica insieme a voi, la nostra Musica vive dello scambio energetico con voi 🙂
Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto
(Niccolò Fabi)