Doppia data sarda per Daniele Silvestri che domenica 9 si è esibito all’Agnata, dimora sarda di Fabrizio De Andrè,
all’interno del festival Time in jazz organizzato dal trombettista Paolo Fresu e il giorno seguente a Cabras per il cartellone della Rete del Sinis.
Due concerti estremamente diversi: il primo più intimistico in cui si sono intrecciati i percorsi musicali dello stesso Silvestri e di De André,
con l’accompagnamento di Marco Santoro e del padrone di casa Paolo Fresu, con la partecipazione straordinaria di Cristiano De Andrè nel brano La città vecchia;
il secondo appuntamento invece è stata una tappa del tour La cosa giusta con la sua solita band, con la quale Silvestri ha deciso di suonare per consentire all’intero comparto che contribuisce alla realizzazione dei concerti di riprendere a vivere,
con tutte le precauzioni anti covid e con la gioia di poter tornare a lavorare sul e dietro il palco.
Venticinque anni di musica raccontati con una scaletta che ha toccato i grandi successi del cantautore romano, ma anche brani che difficilmente si ha l’occasione di sentire dal vivo…delle vere e proprie gemme regalate a un pubblico partecipe ed entusiasta,
con in testa i suoi fedelissimi testardi (fanclub e famiglia che segue Daniele in ogni dove).
La sensazione è stata quella di assistere a una riunione di un gruppo di amici che si divertono a suonare insieme eseguendo una scaletta variabile a seconda dell’ispirazione del momento, come solo pochi musicisti riescono a fare;
quindi un ben tornato in Sardegna a Daniele Silvestri e ai suoi formidabili compagni di viaggio: Piero Monterisi (batteria), Gabriele Lazzarotti (basso),
Gianluca Misiti (tastiere e sintetizzatori), Daniele Fiaschi (chitarre), Marco Santoro (cori, fagotto e tromba), Jose Ramon Caraballo Armas (tromba e percussioni), Duilio Galioto (tastiere) e un augurio in sardo: a si biere (ci vediamo) presto!
Ecco i brani scelti:
Al dispetto
dei pronostici
A bocca chiusa
La cosa giusta
Io fortunatamente
Pochi giorni
Caro architetto
Le cose che abbiamo in comune
Sornione
La mia casa
Quali alibi
Precario il mondo
Io non mi sento italiano
Mi persi
L’uomo intero
Banalità
Il dado
Strade di Francia
Sogno -B
Ma che discorsi
Desaparecido
Il mio nemico
A me ricordi il mare/ Monetine/ Acqua stagnate/ L’amore non esiste
Gino e l’alfetta
Salirò
Acrobati
Domani mi sposo
Si, No… Non So (Comunque Ci Penso)
La paranza
Testardo
Live report a cura di Alessia Andreon
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