Venerdì 29 marzo è uscito “Togliatti Boulevard”, il debut album di Clavdio, la nuova scommessa della label indipendente Bomba Dischi.
Novembre 2018, su Radio Deejay irrompe una hit che attira subito l’attenzione del pubblico: si tratta di “Cuore” e porta la firma di un giovane cantautore, Clavdio. La curiosità attorno a questa novità musicale cresce a dismisura e intanto il videoclip ufficiale del brano supera i due milioni di visualizzazioni su YouTube. Alcuni pezzi dell’artista romano vengono, inoltre, proiettati sugli schermi prima dei concerti dell’ultimo tour di Calcutta (suo collega di etichetta).
Anche se “Togliatti Boulevard” (2019, Bomba Dischi) rappresenta il suo disco d’esordio, in realtà Claudio Rossetti suona da vent’anni, dapprima cominciando con il punk-rock e il post-rock, per poi tuffarsi nel cantautorato, facendosi conoscere come Il Rondine. Tutto ciò senza mai abbandonare l’impiego lavorativo, che fosse in una tipografia, in un call center o in giro per l’Italia come elettricista: per occuparsi della promozione del disco, infatti, ha dovute prendere ferie dal suo lavoro di metalmeccanico.
Non ci troviamo di fronte ad un concept album, come dichiarato dallo stesso cantautore, bensì le nove tracce che lo compongono sono differenti l’una dall’altra, l’elemento che le unisce è lo stile di scrittura ironico e allo stesso tempo malinconico. Per quanto concerne le sonorità, invece, il disco mescola bene quelle che sono le caratteristiche peculiari dell’itpop, ovvero melodie semplici eseguite alla chitarra acustica ed arrangiamenti vintage elettronici.
“Ho visto la tua mano strapparmi il cuore, mi sono accorto che era marrone e non quel rosso come lo disegnavi tu”, ad aprire l’album non poteva che esserci il singolo con il quale l’artista si è fatto conoscere al grande pubblico: un incipit al piano preso in prestito da Someone like you di Adele al quale si oppone un beat incalzante ed ecco la colonna sonora perfetta per tutte quelle volte in cui ci si sente deficienti (o meglio “coglioni”) dopo la fine di una relazione. “Foto” è un pezzo dance ma non troppo, contraddistinto da synth e drum machine in pieno stile anni ’80, racconta la stessa scomoda situazione della traccia precedente. Via l’elettronica che lascia spazio ad un dolce arpeggio di chitarra acustica, “Le tue gambe” costituisce il primo vero e proprio pezzo cantautorale: “Tutto il mondo sta andando a puttane, compreso me”, intona Claudio quasi rassegnato nel ritornello del brano.
“Serpenti” ci proietta verso atmosfere quasi electro-wave, una sorta di sogno che in realtà assomiglia più ad un incubo, mentre con “Tedesca” si fa ritorno alla realtà: “Nel campionato degli stronzi saresti il primo, senza offesa”, certamente la parentesi meno positiva della tracklist. A quest’ultima si contrappone il singolo attualmente in rotazione radiofonica, uno degli episodi più felici del disco, una ballad pop fresca e nostalgica al punto giusto, le fottute “Nacchere” che Clavdio non ha mai imparato a suonare e parlano ancora di una lei che se n’è andata via. “Come ti spieghi che nel Suriname sono olandesi? Sta totalmente da un’altra parte e sono tutti neri”, questa l’unica battuta ripetuta a più riprese dal cantautore nella (quasi) strumentale “Suriname”, sperimentale e a tratti persino psichedelica. L’ottava traccia è tutt’altro che di facile impatto, gli arpeggi di chitarra tornano nuovamente protagonisti in “Amazon”, brano che rappresenta un coerente antipasto dell’ultimo frame dell’album, ovvero la nostalgica ballata acustica (voce e chitarra) “Ricordi”.
“Togliatti Boulevard” è un disco che funziona: oltre agli azzeccatissimi tre singoli estratti, le altre tracce risultano (quasi) tutte piuttosto originali, anche se non mancano riferimenti un po’ troppo espliciti ad esponenti già affermati della nuova scena musicale italiana, questa probabilmente l’unica pecca dell’album.
Tracklist:
1. Cuore
2. Foto
3. Le tue gambe
4. Serpenti
5. Tedesca
6. Nacchere
7. Suriname
8. Amazon
9. Ricordi
