Carla Magnoni è un’autrice e musicista toscana che debutta con un album elegante e ricco di canzoni cariche di delicatezza. Cento passi in avanti è un esordio maturo che naviga nelle acque di quel pop à la Tosca.
Dischi come quello della magnoni raccontano una storia diversa, in questo caso molto più che in altri il termine alternativo si riappropria del suo vero significato. In un mercato musicale che ormai si appiattisce sull’indie pop che ormai può considerarsi mainstream cercare vie alternative nella forma canzone popolare è un’impresa che assume toni di coraggio.

Nove brani che pongono al centro la donna, l’altro lato del mondo di cui abbiamo un disperato bisogno di ascoltare la versione di questa realtà troppo spesso raccontata a senso unico, in special modo nel panorama musicale nostrano. La visione che brani come “Donne” e la title track mettono al centro è quella della maturità femminile.
Per sua stessa ammissione Carla Magnoni si considera un’artista un po’ fuori moda, un’affermazione che ad un osservatore distratto potrebbe sembrare negativa, mentre ascoltando il suo disco ci si rende conto che con le sue canzoni quest’artista ha scelto di non salire su treni in corsa che non le appartenevano. Piuttosto ha scelto di prendersi il proprio tempo e di scrivere solo quello che davvero dimostrava un’esigenza.
L’album anticipato dai singoli “Notte insonne” e “Quello che non sai fare” affronta i temi del mondo dei sentimenti nella contemporaneità, le relazioni, l’amicizia e l’amore. All’album hanno collaborato musicisti come Giuseppe Barbera, Giuseppe Tortora, Mario Gentili, Riccardo Ciaramellari, David Pieralisi. Artisti con lunghe carriere ed esperienze di palco alle spalle. Un album, quello di Carla Magnoni, che non strilla ma che richiede attenzione senza mai prendersi troppo sul serio.
