Siamo usciti tutti sorridenti dalla Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dopo le due ore e mezza di monologhi e canzoni sull’incertezza che Dario Brunori ha regalato alle quasi tremila persone presenti in sala.
Uno spettacolo che scivola abilmente tra le curve sinusoidali di un’altalena perfetta, fatta di comicità e tristezza, riflessioni e grasse risate al sapore di ‘nduja calabrese.
Lo spettacolo inizia con un dialogo tripolare fra l’ingegno, il cuore e la pancia di Brunori, per poi accontentare la fame degli spettatori con i primi brani piano e voce. In questa tournée a teatro il cantautore calabrese è accompagnato da una band elettroacustica con archi, percussioni, piano elettrico, pianoforte, chitarra e voce, che rende perfettamente sul palco la dimensione intimista ma allo stesso tempo d’impatto delle canzoni in scaletta.
Tra i brani eseguiti durante la serata troviamo principalmente quelli appartenenti all’ultimo lavoro discografico che ha riscosso un enorme successo, A casa tutto bene. Canzoni come La verità, L’uomo nero, Canzone contro la paura e Lamezia-Milano spingono gli ascoltatori ad una corale e condivisa partecipazione musicale, facilitata anche dalle presentazioni dei suddetti brani, ricche di aneddoti divertenti legati alla vita privata del musicista.
Nessun radiomicrofono alla Tiziano Ferro, per citare le parole dello stesso Brunori, ma un interminabile cavo accompagna il protagonista di questo spettacolo in lungo e in largo per il palco mentre si denuda raccontandoci le sue paure più assurde, lo stato liquido dell’uomo moderno, gli affetti familiari e le divergenze fra Milano e la Calabria. Tutto in maniera naturale e con una sfacciata originalità che in più di un’occasione ci fa sobbalzare dalle poltrone per le risate.
A questo punto, legandomi alla terra di origine del cantautore, mi appresto a svelarvi l’abbinamento enogastronomico che insieme alla Signorina V abbiamo pensato per questa occasione. La scelta è ricaduta su un piatto della tradizione calabrese, il baccalà alla cosentina, piatto scelto ispirandoci ai riferimenti alla territorialità che spesso il cantautore DOCG introduce nei suoi monologhi. Lo immaginiamo, però, rivisitato: le patate diventano una vellutata che fa da letto al pesce ed i peperoni vengono introdotti in salsa. Abbiamo così un piatto apparentemente semplice, rivalutato tuttavia con raffinatezza ma soprattutto avvalorato dall’elemento liquido, nella vellutata e nella salsa, come Brunori “che è un uomo liquido” (La vita liquida). Ma il nostro cantautore è anche “alcool che si adatta al vetro del contenitore”. Vino, in questo caso; Greco di Bianco per la precisione. Calabrese, fresco, con un retrogusto piacevolmente amaro.
Tornando al concerto, una delle canzoni che più mi ha colpito è Kurt Cobain, che Dario esegue al piano caricandola di pathos, condita egregiamente da uno stupefacente gioco di luci gialle e fumo che spettacolarizzano ancora di più il momento. Ho avuto il piacere di conoscere Brunori Sas dal vivo per la prima volta a Faenza, durante la scorsa edizione del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti), incontrato dapprima per le strade della città e poi in serata sul palco per il suo spettacolo. Lo considero un grande artista, l’ultimo album ha lasciato ottime impressioni a pubblico e critica, consacrandolo definitivamente come nuovo cantautore del Bel Paese e grandioso uomo di spettacolo e facendogli inoltre guadagnare anche uno spazio su Rai 3 per la trasmissione televisiva Brunori Sa, in onda dal 6 aprile 2018. Se ci tornerei ad uno spettacolo di Brunori? Assolutamente sì e ci porterei una persona che non lo conosce, sapendo già in partenza di tornare vittorioso o perlomeno con una bella scorta di risate e buona musica.
Per i fan di seguito le date in Italia dello spettacolo, gran parte già sold out:
Brunori a teatro – Canzoni e monologhi sull’incertezza
16 febbraio Trento (Auditorium Santa Chiara)
17 febbraio Mantova (Teatro Sociale)
19 febbraio Milano (Teatro Arcimboldi) SOLD OUT
24 febbraio Pescara (Teatro Massimo)
26 febbraio Napoli (Teatro Augusteo)
28 febbraio Genova (Teatro Politeama Genovese)
1 marzo Varese (Teatro Openjobmetis) SOLD OUT
5 marzo Bologna (Teatro Europauditorium) SOLD OUT
6 marzo Udine (Teatro Giovanni da Udine)
7 marzo Ravenna (Teatro Dante Alighieri)
13 marzo Roma (Auditorium Parco Della Musica) SOLD OUT
14 marzo Assisi (Teatro Lyric)
15 marzo Ancona (Teatro Le Muse)
17 marzo Cosenza (Teatro Rendano)
18 marzo Bari (Teatro Petruzzelli) SOLD OUT
21 marzo Catania (Teatro Metropolitan)
22 marzo Palermo (Teatro Golden)
23 marzo Reggio Calabria (Teatro Cilea)
27 marzo Torino (Teatro Colosseo) SOLD OUT
28 marzo Padova (Gran Teatro Geox)
29 marzo Firenze (Teatro Verdi) SOLD OUT
30 marzo Firenze (Teatro Verdi) NUOVA DATA
4 aprile Lecce (Politeama Greco) NUOVA DATA
5 aprile Martina Franca – TA (Teatro Nuovo) NUOVA DATA
10 aprile Roma (Auditorium Parco della Musica)
23 aprile Milano (Teatro Arcimboldi) SOLD OUT
24 aprile Torino (Teatro Colosseo)
26 aprile Reggio Emilia (Teatro Valli)
27 aprile Sanremo (Teatro Ariston)
Foto di Agnese Ruggeri
Leonardo Angelucci
