Belzebubs -“Pantheon of the Nightside Gods” dal fumetto alla realtà [Recensione]

di InsideMusic
Pantheon of the Nightside Gods è “l’opera prima” dei Belzebubs, band nata dalle strisce di J. P. Ahonen, in uscita oggi, 26 aprile, per Century Media Records.

J.P. Ahonen, componente del gruppo Wolfpack, e creatore di comic strip, nel 2016 creò Belzebubs.

Belzebubs si ispira a tutto ciò che ci può essere nel panorama black metal: borchie, satanismo, demoni e musica metal. Dopo aver creato la serie di comic strip, ne è nata la band ufficiale, i Belzebubs appunto.

Chi sono, dunque, i Belzebubs? La line up consta di : Samaël alla batteria, Sløth a voci e chitarra ritmica, Obesyx alla chitarra solista, e Hubbath a cori e basso.

Come già anticipato, i Belzebubs sono nati nel fumetto dove sono famosi per il loro album “Quis Novit Daemonis Astus” che donò loro uno status di culto nella scena Black Metal. Successivamente pubblicarono “Moth of Satanas” che li portò a firmare con la “Døden Records”. Dunque, una band che si è mossa dalla fantasia alla realtà, al pari della band virtuale dei Dethklok.

Dopo un periodo di stop, trovato un nuovo batterista, che ha aggiunto una vena progressive ai loro lavori, hanno firmato per la Century Media che li portò a pubblicare il loro primo singolo “Blackened Call”. Primo singolo vero, si intende.

Oggi, 26 aprile, esce il loro album “Pantheon of the Nightside Gods”. Ecco artwork e tracklist

BELZEBUBS - PANTHEON OF THE NIGHTSIDE GODS recensione

01. Cathedrals Of Mourning
02. The Faustian Alchemist
03. Blackened Call
04. Acheron
05. Nam Gloria Lucifer
06. The Crowned Daughters
07. Dark Mother
08. The Werewolf Bride
09. Pantheon Of The Nightside Gods

 

 

 

Cathedrals of Mourning inizia proprio con questa nuova caratteristica prog, unendola ai riff di stampo black, e creando un atmosfera d’inizio album davvero promettente, mentre The Faustian Alchemist e Blackened Call prendono una vena più black, ma decisamente scolpiti all’interno dell’atmosfera prog.

Si prosegue con Acheron è un brano misto, sicuramente tra quelli più di spicco dell’album stesso, la diversità dei riff e la melodicità del brano compongono e tengono unito il pezzo in maniera fantastica.

Nam Gloria Lucifer, dove già dal titolo si può evincere la sonorità puramente Black, è un pezzo godibile, anche se stona nell’atmosfera prog dell’album.

Eppure, The Crowned Daughters è la sorpresa dell’album, dove le sonorità progressive si fanno decisamente sentire, ed inoltre il gruppo utilizza voci bianche in contrasto con il growl classico del black metal, una traccia decisamente maestosa per quanto riguarda la dualità. Dark Mother, poi, torna prepotentemente sulle sonorità black metal, con riff veloci e melodici e il growl potente che si fa sentire.

The Werewolf Bride e la title track Pantheon of the Nightside Gods , riprendono il progressive d’inizio album, concludendo così l’album con le stesse atmosfere iniziali.

In conclusione, Pantheon of the Nightside Gods è un album di debutto davvero buono, differenziato da una vena progressive ottima che lo distingue dalle solite sonorità Black metal presenti in lavori di questo tipo.

La band ha saputo sfruttare sapientemente la conoscenza in ambito progressive in modo tale da poter mescolare in modo intelligente e superbo il tutto, ed il risultato è sicuramente eccellente, soprattutto considerando che la band è di recente formazione.

Che dire, infine?

I Belzebubs stupiscono nel mondo dei fumetti e stupiscono anche nel mondo reale, portando un po’ di quel mondo folle e divertente anche qui da noi.

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