Si è appena concluso, presso il salone Spadolini del Ministero della Cultura, l’evento “Rilancio e prospettive dello spettacolo dal vivo. Quali opportunità”, patrocinato dall’AGIS (Agenzia Generale Italiana dello Spettacolo).
Un fondamentale momento di incontro in cui il mondo della musica, dello spettacolo dal vivo e della cultura – rappresentato, oltre ad ASSOMUSICA, da ANFOLS (Associazione nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche), ATIT (Associazione dei Teatri italiani di tradizione), ICO (Istituzioni concertistico orchestrali) e ITALIAFESTIVAL (Associazione dei più prestigiosi Festival Italiani) – ha tentato di immaginare e progettare nuove azioni di rilancio del settore alla luce delle opportunità offerte dal PNRR.
«Credo che l’idea di fare un punto dopo due anni pesantissimi sia stata molto importante, ma il tema fondamentale adesso è quello di guardare al futuro – ha esordito Vincenzo Spera, Presidente dell’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo. «Dal mio punto di vista è necessario cambiare il format e le modalità dello spettacolo attuale. Mi sono occupato di questa problematica già quando è uscito il PNRR tra maggio e giugno dell’anno scorso, dialogando con il Presidente della Commissione Cultura Europea e insistendo affinché lo Stato destinasse alla cultura almeno il 2% dei fondi disponibili. In questo senso, nulla è stato fatto».
«È stato citato il progetto Next Generation EU – ha continuato il Presidente di Assomusica. «Il tema del futuro dei giovani è improvvisamente scomparso dal dibattito pubblico e questo è motivo di grande preoccupazione per noi. L’impressione è che stiamo andando verso il passato e non verso il futuro. Il futuro esiste se siamo capaci di individuare nuove prospettive. A questo proposito, credo fortemente nella possibilità di realizzare degli spazi dove si possano vivere diverse esperienze di spettacolo e cultura, spazi che io chiamo ‘hub intermodali della cultura’. L’ambizioso progetto di Renzo Piano, il GES-2 House of Culture, inaugurato a Mosca la scorsa settimana, è esattamente il modello a cui dobbiamo aspirare per dare un futuro migliore ai nostri figli e più spazio alla loro creatività. Ma potremo riuscire in questo soltanto a patto di cambiare il paradigma in cui siamo vissuti fino ad oggi».
E sulle possibili proposte per il futuro del settore dei live ha aggiunto: «Nel nostro settore ci si è cullati a lungo nell’idea che molto presto sarebbe stato possibile tornare alle consuete modalità di spettacolo dal vivo. Sin dall’inizio, ho sostenuto il contrario. Dobbiamo pensare a modificare la modalità con sui si realizzano questo tipo di eventi, favorendo una maggiore interazione da parte di tutti i settori della cultura. Continuare a organizzare spettacoli nello stesso modo, significa impedire, di fatto, lo sviluppo di creatività e l’innovazione tecnologica. Bisogna ricominciare dal basso, dai territori, ai quali manca una legge unica. Regioni intere come Umbria, Toscana e Puglia hanno potuto contare su forti attrattori di pubblico (manifestazioni come l’Umbria Jazz, il Lucca Summer Festival e la Notte della Taranta), ma, per poterli sfruttare al meglio, è necessario che vi sia una regolamentazione chiara».
L’incontro, moderato dal giornalista Sky, Massimo Leoni, si è aperto con gli interventi introduttivi di Antonio Parente, Direttore Generale dello Spettacolo del Ministero della Cultura e di Carlo Fontana, Presidente AGIS. Tanti i protagonisti ed esperti del settore, dal mondo delle Istituzioni a quello della comunicazione, che hanno partecipato: Francesco Maria PERROTTA (Presidente ITALIAFESTIVAL), Riccardo NENCINI (Presidente Commissione Cultura Senato), Flavia NARDELLI PICCOLI (Componente Commissione Cultura Camera Deputati), Luciano MESSI (Presidente ATIT), Giorgio BATTISTELLI (Compositore, Leone d’oro alla carriera della Biennale Musica 2022), Marco PARRI (Presidente ICO), Andrea MARGARITELLI (Presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura), Francesco GIAMBRONE (Presidente ANFOLS), Francesco GIORGINO (Direttore Master in Comunicazione della Luiss).
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