Prosegue la scia di concerti del Caos Live, Festival 2022 di Fabri Fibra, il live tour che propone dal vivo l’omonimo album Caos, il decimo e nuovo lavoro del rapper di Senigallia, pubblicato a distanza di cinque lunghi anni dal disco precedente e a 20 anni dalla diffusione del suo primo album Turbe Giovanili (album ripubblicato lo scorso Marzo 2022, e che ha debuttato in pool position nella classifica vinili e nella Top10 dei dischi).
Fabri Fibra ha fatto il suo atteso ritorno a Napoli, al PalaPartenope, per l’unica tappa in Campania del tour partito lo scorso 6 luglio a Lugano (Svizzera), e ad accompagnarlo sul palco, c’è dj Double S.
Caos è la gemma preziosa originatasi in questi ultimi 3 anni pandemici. Se qualcuno si risvegliasse da un processo di ibernazione durato 70 anni (Captain America docet) chiedendomi chi sia Fabri Fibra, è senza dubbio Caos l’album che gli consiglierei di ascoltare, poiché racchiude e incarna perfettamente la cifra stilistica e distintiva del king della scena rap italiana.
Fabri Fibra – Live Report PalaPartenope
Fabri Fibra è puntualissimo. Alle 21:00 in punto fa il suo ingresso in scena sul palcoscenico napoletano: il pubblico, che si era soltanto limitato ad acclamarlo fino a quel momento, si lascia andare a un coro da stadio, glossando il testo di Ho visto Maradona:
“Sai perchè mi batte il Corazon, Ho visto Fabri Fibra, ho visto Fabri Fibra, oh mamma, innamorato son“.
Fabrizio Tarducci sorride e si unisce al tifo, poi commenta “fate così perché oggi avete vinto!“, riferendosi alla vittoria del Napoli in casa, contro il Torino.
“Signore e signori, il rap italiano sul palco: Fabri Fibra“
Questo è l’ingresso in pompa magna che riceve, accompagnato dal sample audio de “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli.
Si contano davvero sulle dita di una mano gli artisti, che, nel panorama della musica italiana, possono concedersi il lusso di proporre uno spettacolo live come quello che ci riserva Fabri Fibra: una rassegna di successi, parte integrante della storia della musica del nostro Paese, che è impossibile non cantare (se si riesce a stare al passo con le strofe in extrabeat, s’intende).
La prima parte del concerto è una mitragliatrice che apre il fuoco sulla folla, alternando colpi assestati su tutti i presenti a esplosioni mirate da cecchino, colpendo con precisione i bersagli più fedeli: ma la sua arma è la tracklist.
“La pula bussò“, “Fenomeno“, “Stelle“, “Pamplona“, “Applausi per Fibra“, “Bugiardo“, “GoodFellas / Brutto Figlio Di / Sulla Giostra“, “Cronico“, “Demo nello stereo“, “Propaganda“, “Stelle“, “Rap In Guerra” e “Applausi Per Fibra“.
Fabri Fibra è un po’ come Venom: s’insinua nella parte più viscerale di ognuno di noi e ne assume il controllo. Ma extraterrestre è anche la sua abilità di mettere in piedi uno show unico nel proprio genere, privo di fronzoli e sovrastrutture, che entra in sintonia immediata col proprio pubblico. E la sintonia, si sa, non ha mezze misure, piuttosto funziona come un fiammifero: non si accende proprio, oppure lo fa immediatamente, senza spegnersi.
Insieme a Fibra, sul palco, c’è Dj Double S, che, oltre ad una performance senza sbavature alla console, ci mette la voce e scratcha. Dà vita ad un flusso fluido e ritmico, sul quale Fibra può esprimersi al massimo delle proprie possibilità. E lo fa. La voce del re dell’hip hop è limpida, scandisce chiaramente le parole, favorendo la massima godibilità del flow, e conferendogli personalità e autenticità. Il sapiente e ricercato lavoro di cambio di flow, tra una strofa e l’altra, rapisce l’attenzione del pubblico e tiene alto il focus per tutta l’interezza dello show.
Fabrizio prosegue, in successione, con brani del calibro di “Come Vasco“, “Bugiardo“, “Cocaine“, “Verso altri lidi“,”Yosh“, “Cao“, “Fotografia“,”Calipso“, “Vip In Trip“, “La soluzione“, “Panico“, rendendo omaggio ai diciotto anni di Mr.Simpatia, senza però lasciar eccessivo spazio alla malinconia, piuttosto restituendo un’immagine netta e nitida dell’abnorme avanzamento della sua carriera e di cui pochi altri possono farsi vanto. E Fabri Fibra è lì, con i suoi 45 anni, a padroneggiare egregiamente la distribuzione delle sillabe sui beat, senza mai essere né in anticipo e né in ritardo sulla chiusura della rima.
La scaletta, prima del bis, si conclude con due brani iconici e universali: “Stavo pensando a te” e “Tranne te” (li canta anche il mio fidanzato che, poco prima del concerto, mi aveva chiesto di elencargli alcuni titoli delle canzoni di Fabri Fibra, talmente sono stati girati alla radio e interiorizzati a livello più o meno inconscio).
Il live show di Fabri Fibra non è soltanto l’esibizione di un interprete del rap, bensì la performance di un artista in grado di mantenere vivo, attuale e dinamico il prodigio dell’hip hop.
Applausi, applausi, applausi per Fibra.
Fabri Fibra – Scaletta concerto 2022
- Intro (cielo)
- GoodFellas / Brutto Figlio Di / Sulla Giostra
- Cronico
- La pula bussò (Tradimento reloaded)
- Fenomeno
- Demo nello stereo
- Propaganda
- Stelle
- Pamplona
- Rap In Guerra
- Applausi Per Fibra
- Rap In Vena / Non Crollo / Non Fare La Puttana
- Come Vasco
- Bugiardo
- Cocaine
- Verso altri lidi
- Yoshi
- Caos
- Fotografia
- Calipso
- Vip In Trip
- La soluzione
- Panico
- Stavo pensando a te
- Luna piena
- Tranne te
- Dalla A Alla Z
Di sera vado ai concerti. Di notte scrivo i live report.