Alessandra Salerno, cantautrice e stilista siciliana, ha da poco rilasciato il suo nuovo singolo, L’amore è un miracolo. La stessa Alessandra lo ha definito un brano lontano dalle dinamiche dell’industria musicale; un brano venuto fuori dalla pancia, dal cuore. Inoltre, l’artista siciliana è impegnata nella realizzazione di un altro progetto: Musichemia. Si tratta di un format il cui nome, (Musichemia, per l’appunto) nasce dall’unione tra le parole “musica” e “pandemia” ed è stato pensato da Alessandra per restare in contatto col mondo.
Cantautrice e stilista siciliana. Dunque, non posso non chiederti da dove nascono queste due passioni e come riesci a coniugarle (avendo ottenuto nel tempo ottimi riscontri, tra l’altro).
Coniugarle non è facile, entrambe le professioni vogliono il 100% della costanza, cerco di dividermi. Da quando mi sono laureata però ho sempre messo la musica al primo posto, senza la quale non potrei vivere, ma nel mio progetto di vita futura ci sono entrambe ed infatti proprio in questo periodo sarei dovuta essere a New York per la musica e per la moda. La mia capsule collection fremeva per essere mostrata, ma tutto si è congelato a causa del COVID-19. Come sfogo la mia arte, forse, ti chiederai… Da qualche settimana ho creato un movimento che si chiama ART INTELLIGENCE REVOLUTION, nel quale faccio delle mascherine d’alta moda, interamente realizzate a mano da me, talvolta anche dipinte e ricamate con elementi preziosi, come la mascherina collana che ti consente di indossarla come tale quando la togli e non sai dove metterla. Ogni mascherina è in 100% cotone o cotone e seta, lavabile anche ad alte temperature e ovviamente con additivi igienizzanti, tasca per il filtro e soprattutto una edizione limitata, numerata e firmata da me. È un oggetto che mai avrei immaginato di creare ma a cui è necessario dare più importanza possibile. Il mio motto è “Facciamoci piacere la prudenza, indossiamola!” E anche se andiamo in contro all’estate, e più avanti si tenderà probabilmente a usarla sempre meno, seppur in questo momento il Decreto Ministeriale ci impone di utilizzarla sia all’esterno che all’interno, è in autunno che dovremmo ricominciare a proteggerci seriamente, non dobbiamo abbassare la guardia nemmeno un attimo contro il Coronavirus.
Hai partecipato alla terza edizione di The Voice of Italy, diventandone il volto-simbolo. Raccontaci cosa ha rappresentato all’interno del tuo percorso artistico questa esperienza.
Ha rappresentato all’inizio un salto nel buio, io non avevo idea di cosa sarebbe successo e la televisione era lontanissima dai miei piani, poi è capitata questa occasione che sicuramente mi ha dato la possibilità di farmi conoscere al grande pubblico e di arrivare all’Estero grazie ai video che mi vedono presente, che hanno milioni di visualizzazioni in giro per il mondo.
C’è un segno particolare che contraddistingue la tua musica: l’utilizzo dell’autoharp. Come ti sei avvicinata a questo strumento? Cos’è che ti ha portato a sceglierlo affinché diventasse “il tuo strumento”?
Era lo strumento di una delle regine della musica folk americana per eccellenza, June Carter Cash, io studiavo pianoforte al Conservatorio da piccola, poi ho abbandonato ma mi sono sentita sempre una musicista e non solo una cantante, ho sempre cercato le cose più particolari per accompagnarmi. Con l’autoharp è stato amore a prima vista e quando l’ho acquistata, un po’ a scatola chiusa, questo amore si è confermato. Ho sempre amato il contrasto e la simbiosi tra lei e me.
Ritroviamo l’autoharp anche nel tuo nuovo singolo, L’amore è un miracolo. Come abbiamo già anticipato, si tratta di un brano che non tiene conto delle regole dell’industria musicale; un brano nato durante la quarantena. Dunque, raccontaci della genesi, dello sviluppo ed infine della pubblicazione di questo singolo che sembra essere uscito dal tuo cuore ed essere entrato direttamente in quello del tuo pubblico.
Il brano è precedente alla quarantena ma quando ho iniziato a supportare la campagna “Restiamo a casa”, facendo qualche concerto in streaming, restando vicina alla gente, suonando live questa canzone, ho avuto dei feedback incredibili. Le persone la desideravano, poi la morte di un collega attore palermitano, che ha ricevuto un mio video privato dove la cantavo per lui, accompagnandolo nel suo viaggio che sarebbe avvenuto poche ore dopo, mi ha fatto scattare qualcosa. Niente era più come prima e questa canzone era diventata necessaria per me e per gli altri.
Martedì 2 giugno è uscito il videoclip de L’amore è un miracolo. Com’è strutturato?
Ho deciso di farlo uscire il 2 giugno come un mio personale “abbraccio” all’Italia, da parte di tutti gli italiani che vi hanno partecipato. Qualche settimana fa ho fatto una call, invitando tutti a ballare il valzer con una persona amata a casa, eravamo ancora in pieno lockdown e questo video ci deve ricordare come sono stati duri quei giorni, come l’amore ci abbia salvato e come sia la salvezza di ogni giorno. Nel videoclip, oltre a persone comuni, anche attori di fama nazionale come Sergio Vespertino, Stefania Blandeburgo e nomi internazionali che da italiani all’Estero hanno girato il video per me direttamente dalla Grande Mela: Domenico Vacca, lo stilista famoso a New York per il suo italian style e la compagna Eleonora Pieroni, tra questi.
Musichemia, una crasi tra “musica” e “pandemia”, un’unione. Un format pensato da te per restare in contatto col mondo che non potevi raggiungere fisicamente. Un concerto in streaming, dunque, con diversi ospiti provenienti da diverse parti del mondo. Raccontaci di più a riguardo.
Molti musicisti come me hanno perso tanto a causa del COVID. Come dicevo prima, io sarei dovuta essere in America in questo momento e c’erano tante date stupende che mi vedevano collaborare con artisti tra Est e West Coast. La rabbia e l’impotenza del non poter realizzare questa cosa mi hanno portato a pensare che in questo momento più che mai noi artisti abbiamo bisogno di essere più uniti di prima e di far nascere delle collaborazioni a distanza che si rivelano importanti per lanciare un messaggio di speranza e per non far fermare davvero la musica. In Musichemia, che sarà un concerto in streaming che uscirà in questo mese di giugno, è un progetto che mi vede duettare con artisti da tutto il mondo, nomi noti al panorama musicale come Marco Guazzone degli Stag da Roma, Davide Shorty da Londra, Giovanni Buzzurro da Città Del Messico, Buffalo Nichols da Milwaukee, Kenieatta da Johannesburg e molti altri… Sono davvero orgogliosa di aver unito tutte queste splendide persone e grandi artisti sparsi in giro per il mondo, in un unico progetto… La speranza per tutti è quella di farlo presto live, riprendendo a viaggiare e a fare i nostri tour.
Ho letto diverse curiosità su di te. Ad esempio, ho letto che sei tu che crei i tuoi outfit e che nel 2016 sei stata stylist dei Tiromancino e stilista personale di Zampaglione. In quali panni ti senti più a tuo agio? Interpreta questa domanda come meglio credi.
Come scelta di cuore ti dico nel ruolo della cantante ovviamente ma la deformazione professionale è più forte di me e quando ad esempio ho fatto la stilista per Federico Zampaglione è stato tutto molto naturale ma la sintonia poi si è allargata ovviamente al mondo musicale. È stato bellissimo veder coesistere con enorme dignità entrambe le mie personalità.
Adesso ti faccio un’altra domanda difficile. Vieni dal folk, utilizzi l’autoharp, la tua musica ha sicuramente un sapore internazionale. Se dovessi farlo, come ti classificheresti nell’attuale panorama musicale italiano e non solo?
Premesso che detesto le etichette, credo che mi collocherei come alternative folk-pop, o elettro folk-pop ma sono alla continua ricerca di suoni, richiedimelo tra qualche mese!
Ultima domanda. In questo caso rispondere sarebbe un po’ difficile per tutti. Progetti futuri, considerando le difficoltà che gli artisti stanno incontrando in questo periodo.
È davvero difficile risponderti… In questo momento è tutta una grande incognita ma tornerò come tutti. So che il mio pubblico non vede l’ora e che io torni a respirare…