‘A sguarrona è il terzo album dell’artista napoletana Libera Velo. La cantante napoletana nasce nella pignasecca e oltre alla musica cresce artisticamente anche come fotografa.
Nella sua vita come nei suoi lavori l’attivismo è una parte fondamentale, non a caso questo album ,pubblicato anche in formato vinile, è ricco di omaggi a figure femminili napoletane e non solo che hanno a loro modo segnato un passo in avanti nella società che hanno vissuto.
I brani nascono infatti dalla ricerca sulle vite e le biografie di donne spesso dimenticate nella cultura popolare, a partire dalla poetessa e giornalista Maria Luisa d’Aquino chiamata la “Saffo Campana”, la “Nonna del Femminismo” Ria Rosa, cantante e Antifascista, Elvira Notari pioniera della cinematografia, Lucia Conte fotografa ed imprenditrice.
La veste sonora e la produzione sono affidate a Luigi Scialdone, deus ex machina di molti progetti importanti a Napoli e non solo, basti citare i Foja, i Fitness Forever e Erland Öye.
Il linguaggio delle canzoni non è lasciato al caso, come alcuni bravi artisti prima di lei (vedi Giglio o La Maschera) quella sulla lingua napoletana è stata una vera e propria ricerca, troviamo infatti l’eco di scrittori come Raffaele Viviani e Libero Bovio oltre a Roberto De Simone.
Fino a qui si potrebbe dire che ‘A sguarrona è un album napolicentrico, ma questa definizione è solo parziale, perché nel disco trovano spazio sonorità che vengono anche da molto lontano.
Echi caraibici ed influenze britanniche, oltre a ritmiche rocksteady fanno di questo album un pezzo importante di world music odierna. Non a caso troviamo citazioni di Nina Simone, Mona Bathiste e Yvonne Harrison oltre ad alcune musiciste africane come Sampa The Great.
Il disco, che uscirà per l’etichetta MastU, è stato registrato all’Auditorium 900, uno dei più antichi di Napoli. Ad anticipare l’album sono stati lanciati due singoli, Malata immaginaria e Cricche che definiscono bene il sound che si trova nel disco, un lavoro maturo che coniuga impegno, antifascismo e lotte sociali di cui molti musicisti sembrano spesso dimenticarsi. ‘
A Sguarrona è un disco che guarda Napoli in modo autentico, con la consapevolezza di chi gira il mondo e conoscendo culture diverse riesce a capire meglio l’ambiente, musicale e sociale, da cui proviene.