È uscito nove giorni fa il loro nuovo album Vivi Muori Blues Ripeti. L’ho ascoltato tutto d’un fiato. La curiosità era tanta, pensai “chissà cosa hanno tirato fuori questa volta, spero sempre in qualcosa di blues explosion”.
Già dal primo ascolto restai soddisfatta, c’era quella potenza, quella perfezione che ti faceva godere di ogni nota. Un disco ben lavorato con una evoluzione nel suond ma pur restando fedeli alle origini.
Vivi Muori Blues Ripeti dei Bud Spencer Blues Explosion aveva saputo soddisfare le mie aspettative.
Non rimaneva che fare la prova del nove: per giudicare un album positivamente aspetto sempre di ascoltarlo live.
Perciò eccoci qui, 31 marzo. Prima data del Vivi Suona Blues Ripeti Tour.
Monk riempito in poco tempo, il caldo e l’attesa cominciano a farsi sentire fino a quando dal palco, spunta fuori il duo romano. Chitarra e bacchette alla mano e inizia lo spettacolo.
Si parte subito con La donna è blu. Prevale subito quel ritmo energico del riff iniziale e ci si ritrova, in un lampo, in un solo della chitarra di Adriano Viterbini e non se ne esce vivi. Per non parlare di E tu?, singolo che aveva anticipato l’uscita del disco; non ci si ferma neanche qui, blues che rimane protagonista in un loop di domande.
Si continua sempre con pezzi di Vivi Muori Blues Ripeti, quando sul palco si aggiunge un ospite speciale: Davide Toffolo, frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti, una delle tante collaborazioni che hanno avuto in questo album. Viene eseguita Io e il demonio, l’adattamento in italiano di Me and the devil di Robert Johnson, solamente con un valore aggiunto: sensualità. Cesare Petulicchio dà il via a un ritmo lento e curioso, segue la voce di Toffolo sicura di sé e a tratti sussurrata e una chitarra che le va dietro quasi strisciando: è un concatenarsi ma senza mai scontrarsi. Sembra – come direbbe uno dei miei scrittori preferiti – blues per cuori fuorilegge.
Lo show non stanca, Viterbini animale da palcoscenico con la sua chitarra e Petulicchio che, anche se nascosto dalla sua batteria, si fa notare e sentire; il che non porterebbe a dire che il gruppo non sia particolarmente loquace con il pubblico. Sembra quasi non si sia accorto di averne uno – anche numeroso – sotto gli occhi. C’è concentrazione, c’è voglia, c’è passione, c’è un’esigenza che deve essere soddisfatta. Tutto ciò che non è suono, pelli e corde non è rilevante.
Dopo una brevissima pausa, i Bud Spencer Blues Explosion tornano sul palco.
È tempo di “explosion” con i brani Giocattoli e Hey Boy Hey Girl. Folla in pieno delirio: quasi mai scomposta, ora sembra aver perso qualsiasi tipo di inibizione.
La prova del nove è stata superata: il suono ben amalgamato, né bassi troppo alti, né voce troppo bassa. La band non ha saputo far annoiare neanche in una sola canzone e riuscendo ad ipnotizzare l’intero pubblico.
Vivi Suona Blues Ripeti…all’infinito.
Beatrice Sacco

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