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Tiromancino live @ Teatro Augusteo di Napoli [Live Report]

by InsideMusic
Fino a qui tour

Due ore di musica allo stato puro sono quelle che i Tiromancino hanno regalato ieri – 31 gennaio – al caloroso pubblico di un Teatro Augusteo (Napoli) gremito in ogni ordine di posto.

Un viaggio, dunque, attraverso il quale Federico Zampaglione & co. hanno ripercorso le tappe fondamentali della loro fortunata carriera, accompagnati dall’impeccabile Ensemble Music Orchestra. Nel finale anche una piacevole sorpresa, un doveroso (e più che riuscito) omaggio a Pino Daniele.

Il concerto, organizzato da Trident e Veragency, inizia puntuale, l’attacco è affidato ad uno dei tanti successi recenti della band romana – “Tra di noi”. Sin dalle prime battute salta subito all’occhio la presenza di una corposa sezione di archi e fiati che accompagna magistralmente i musicisti sul palcoscenico nell’esecuzione delle tracce strumentali. “Fino a qui” non è semplicemente un best of, ma un diario che racchiude pensieri ed emozioni, dove le canzoni sono state rinnovate ed arricchite da importanti ospiti, amici prima ancora che colleghi, in questo senso non poteva mancare all’appello un brano simbolo come “Per me è importante”. “Era il lontano 2004 quando decisi di reinterpretare questo immenso capolavoro di un artista eccezionale, al quale chiesi ovviamente il permesso per modificarne alcuni versi”, Zampaglione ricorda così l’aneddoto che lo lega al cantautore Franco Califano ed introduce “Un tempo piccolo”. Federico interagisce parecchio con la platea, svelando alcuni degli episodi che scaturiscono la genesi dei suoi pezzi: “La prossima canzone l’ho scritta su un treno di notte, guardavo al di fuori del finestrino e vedevo scorrere immagini della mia vita”, ecco dunque “L’ultimo treno della notte”. Lo show prosegue spedito, alternando momenti elettronici a momenti acustici, anche con un pizzico di improvvisazione che non guasta mai. L’apporto dell’orchestra emerge ancor più in particolari punti del concerto, come ad esempio durante l’esecuzione di “Dove tutto è a metà”, rivisitata in chiave più classica. “A breve comincia il Festival di Sanremo, noi vi abbiamo partecipato nel 2000 classificandoci inaspettatamente secondi, per poco rischiavamo di non prendere parte alla premiazione…”, il cantautore racconta così la sua prima volta sul palco del Teatro Ariston, dove presentò “Strade”. Il pubblico gradisce, canta a squarciagola e riconosce la qualità della musica offerta dagli artisti in scena con applausi scroscianti. Inoltre, nell’outro di diversi brani non potevano mancare gli assoli di chitarra di Zampaglione che infiammano la platea. Ma a mandare letteralmente in visibilio i fan è l’attesissima “Amore impossibile”. Come già anticipato in precedenza, il live è un perfetto mix di hit dei giorni nostri e grandi successi del passato, ecco dunque in rapida successione “Sale, amore e vento”, l’ultimo singolo dalle sonorità latine rilasciato dalla band, e “La descrizione di un attimo”, probabilmente il brano spartiacque della loro carriera, con il quale si sono fatti conoscere al grande pubblico. Giunti ormai quasi al termine del concerto, Federico invita il pubblico in platea ad avvicinarsi al palcoscenico per il gran finale, caratterizzato da una versione rivisitata di “Due destini”. A questo punto i musicisti dell’orchestra, i componenti e lo stesso frontman della band abbandonano la scena per qualche istante, salvo poi riacquistare le loro postazioni per omaggiare Pino Daniele: “Mi perdonerete l’accento, ma anche se non sono napoletano sono cresciuto con questo pezzo!”, Zampaglione rivela la sua devozione per il bluesman partenopeo ed esegue una riuscitissima cover di “Je so’ pazzo”. Nel bis è previsto anche l’emozionante “Noi casomai”, primo inedito estratto dal nuovo album ed ultimo brano in scaletta, si chiude così il cerchio e cala il sipario sullo spettacolo.

Come già dichiarato dallo stesso leader della band romana nella nostra recente intervista, la protagonista dello spettacolo non poteva che essere la musica in tutte le sue sfumature. I Tiromancino non avevano nulla da dimostrare, ma si sono confermati cultori di una minuziosa ricerca e sperimentazione, sfoggiando tutta la loro maturità artistica.

SCALETTA
Tra di noi
Piccoli miracoli
Per me è importante
Un tempo piccolo
Angoli di cielo
Quasi 40
L’ultimo treno della notte
Muove le ali di nuovo
Dove tutto è a metà
Liberi
Imparare dal vento
Strade
Amore impossibile
Nessuna certezza
Sale, amore e vento
La descrizione di un attimo
L’autostrada
Immagini che lasciano il segno
Due destini

BIS
Je so’ pazzo (Pino Daniele cover)
Noi casomai

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