Finalmente sono iniziati i concerti all’aperto, l’estate ha dato sempre un tocco più romantico ai live, poi se ci si aggiunge la tangenziale est di Roma e saltuariamente il rumore di un treno in partenza o in arrivo ancora meglio.
La luna alle spalle del palco ci diceva che era arrivata l’ora di iniziare.
Dal buio del palco dell’Ex Dogana ecco salire una delle band italiane più storiche della scena alternative. Di chi sto parlando? Dei Marlene Kuntz.
Un gruppo con alle spalle più di vent’anni di carriera, con canzoni aventi testi raffinati, poetici, riflessivi, eruditi e suoni graffianti e accarezzanti; contraddistinti da una certa malinconia, cupezza ma sapendo sempre lasciare il segno nella scena italiana.
Cristiano Godano viene subito illuminato dai fari, i quali fanno notare immediatamente la sua camicia – oserei dire – strettamente anni ’90; si parte con 111.
Da quest’anno troviamo una novità: il ritorno di Davide Arneodo, violinista e polistrumentista che ha accompagnato la band per alcuni anni.
Purtroppo, essendo la prima data di questo mini-tour (poiché rinviata la data di Milano) qualcosa sembra andar storto: dopo 111 è la volta di Io e me, dove la voce viene a mancare per un problema tecnico; la band continua non curante e in poco tempo il problema viene risolto.
Come già ci avevano svelato sulla loro pagina Facebook non è mancata Due sogni. Il pubblico sembrava esser rapito dalla chitarra di Riccardo Tesio, dalle sue distorsioni e note infinite soprattutto su Overflash.
E sul rumore di un treno in partenza, Cristiano Godano, con voce solenne, comincia a recitare Il vortice.
Per stemperare gli animi si continua con brani più morbidi come Canzone ecologica e Uno, entrambi appartenenti all’album Uno.
Si prosegue con pezzi più mainstream, quelli che fanno alzare i cellulari al cielo, ché dovessimo perderci la possibilità di riprendere Nuotando nell’aria. In questi casi meglio chiudere gli occhi e godersi la musica.
Dopo aver ringraziato i fan per averli supportati in questi anni, è la volta di La canzone che scrivo per te che ci ha meravigliati anche senza la voce di Skin.
Tra brevi pause e presentazione del gruppo, dalle chitarre si innalzano le note di Sonica, pubblico in delirio, quasi l’aspettassero dall’inizio del live. Lo show si conclude con Bellezza, interpretata insieme a Giulia Villari.
Bellezza sia brano dei Marlene Kuntz, sia lo show di ieri sera.
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